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Cronaca

Minacce terroristiche contro la Cmc, Legacoop Romagna chiede un segnale forte contro la violenza

Il presidente di Legacoop Romagna, Giancarlo Ciaroni, interviene di fronte alle minacce che hanno raggiunto, tra gli altri, il presidente di Cmc e vicepresidente di Legacoop Romagna, Massimo Matteucci

"Chiediamo a tutti coloro che si riconoscono nel valore della democrazia e della civiltà di dare un segnale forte e chiaro, che vada oltre le parole di circostanza. Avvertiamo nel Paese un clima che, purtroppo, abbiamo già vissuto. Un clima che autorizza qualcuno a pensare di potere utilizzare le parole come armi, impunemente. E lo diciamo subito, forte e chiaro: il silenzio è complicità. Al di là delle dichiarazioni, i cooperatori pretendono il rispetto di tutti e di tutte le forze politiche per imprese che, in coerenza con i loro principi, quotidianamente cercano di salvaguardare il lavoro per migliaia di famiglie". Così il presidente di Legacoop Romagna, Giancarlo Ciaroni, interviene di fronte alle minacce che hanno raggiunto, tra gli altri, il presidente di Cmc e vicepresidente di Legacoop Romagna, Massimo Matteucci.

"La Storia di questo Paese insegna che di fronte a una minaccia, anche la più anonima e vile, non si possono lasciare le persone sole. Falcone diceva che chi tace e chi piega la testa, muore ogni volta che lo fa. Non si può rimanere in silenzio davanti al ricatto della violenza. Legacoop Romagna esprime massima solidarietà a Massimo Matteucci e a tutti coloro che sono stati raggiunti dalle deliranti minacce dei Nuclei Operativi Armati", prosegue Ciaroni, che aggiunge: "Non può esserci indifferenza da parte di nessuno, le minacce a pochi sono una minaccia per tutti. Gli attentati ai cantieri sono attentati ai soci che vi lavorano onestamente, sono colpi indirizzati a coloro che non si sottraggono alla responsabilità di fare ripartire questo Paese, partendo dalla tutela delle persone. Sono attentati a chi ancora crede e ha fiducia nella forza delle idee e non nel ricatto della violenza che genera violenza".

Legacoop Romagna e Cmc stanno ricevendo tantissimi messaggi di solidarietà dal mondo della cooperazione romagnola. Tra i primi quello del coordinatore dell’Aci della Provincia di Ravenna, Raffaele Gordini, Presidente di Confcooperative: "Tutta la cooperazione ravennate, intende sostenere il Presidente della Cmc in questo passaggio difficile, per dare un segnale forte che la cooperazione non si farà intimidire da azioni sovversive come questa". Medesima solidarietà è stata espressa anche da Alessandro Brunelli, vice Presidente di Acgi, che sottolinea come risulti inaccettabile l’attacco personale a Matteucci e di riflesso a tutta la cooperazione. «Siamo orgogliosi della tradizione edile di questo territorio di cui Cmc fa parte e condanniamo senza riserve le minacce ricevute da Matteucci a cui va il nostro completo appoggio".

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