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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Morta Monica Vitti, girò 'Deserto Rosso' a Ravenna: "Dedichiamole una strada o un giardino"

La proposta di Perini "per ricordare le sue grandi qualità umane e professionali, nonché la ‘Giuliana’ di Deserto rosso, con i fantasmi interiori combattuti nel lunare scenario del petrolchimico ravennate"

Ci ha lasciato mercoledì all’età di 90 anni Monica Vitti, attrice icona del cinema italiano, assente dalle scene e dalla vita pubblica dal 2001 per una grave malattia che l’ha colpita, minandone la memoria. "Attrice bella, di una bellezza particolare e misteriosa, dalla caratteristica voce roca e calda, ma soprattutto attrice straordinariamente intensa e versatile, ha lavorato con i più grandi, musa di Michelangelo Antonioni e regina della commedia all’italiana - la ricorda Daniele Perini, capogruppo in consiglio della lista De Pascale sindaco - Se le commedie, che le hanno permesso di esprimere l’emancipazione femminile e attraversano i contesti mutevoli di un’epoca di cambiamento dal Dopoguerra alla contemporaneità ne hanno fatto un’attrice notissima anche al grande pubblico, memorabile resta il suo sodalizio negli anni ’60 con Antonioni".

Il nome di Monica Vitti è legato anche a Ravenna, in quanto protagonista del film più celebre ambientato in città, ‘Deserto Rosso’, tratto nel 1964 da un soggetto dello stesso Antonioni e del poeta, scrittore e sceneggiatore Tonino Guerra. Il film, considerato un capolavoro del cinema italiano, mette in scema il tema dell’incomunicabilità e della solitudine, esprimendo il disagio dell’essere umano in una società protesa verso il consumismo e il progresso, sempre più lontana dalla natura.

"Quella che emerge in questa pellicola non è la Ravenna turistica dei mosaici, ma quella del lavoro e dell’industria, protagonista di un mondo che cambia - continua il consigliere - Deserto rosso è stato girato nella periferia industriale di Ravenna e sono ben riconoscibili la ciminiera e la torre di raffreddamento Hammon della raffineria Sarom e del complesso petrolchimico Anic, strana commistione di natura e industria, con le ciminiere che crescono in mezzo alla pineta. Si auspica che a Monica Vitti, protagonista appunto di un film-capolavoro che ha fatto conoscere Ravenna nel mondo, venga dedicata nella nostra città una strada, una piazza, un giardino, per ricordare le sue grandi qualità umane e professionali, nonché la ‘Giuliana’ di Deserto rosso, con i fantasmi interiori combattuti nel lunare scenario del petrolchimico ravennate".

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