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Cronaca

E' morta Raffaella Carrà: nel 2019 fece visita alla Tomba di Dante e alla casa di Muti

La grande artista romagnola - nacque a Bologna ma da padre romagnolo, gestore di un bar a Bellaria - si è spenta lunedì dopo una malattia che da qualche tempo aveva attaccato quel suo corpo così pieno di straripante energia

E' morta Raffaella Carrà. "Raffaella ci ha lasciati. E' andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre". Con queste parole Sergio Japino - suo storio ex compagno al quale continuava ad essere legata da un profondo affetto - dà il triste annuncio unendosi al dolore degli adorati nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, degli amici di una vita e dei collaboratori più stretti. 

La grande artista romagnola - nacque a Bologna ma da padre romagnolo, gestore di un bar a Bellaria - regina di musica e tv, si è spenta lunedì alle ore 16.20, dopo una malattia che da qualche tempo aveva attaccato quel suo corpo così minuto, eppure così pieno di straripante energia. Una forza inarrestabile la sua, che l'ha imposta ai vertici dello star system mondiale, una volontà ferrea che fino all'ultimo non l'ha mai abbandonata, facendo sì che nulla trapelasse della sua profonda sofferenza. L'ennesimo gesto d'amore verso il suo pubblico e verso coloro che ne hanno condiviso l'affetto, affinché il suo personale calvario non avesse a turbare il luminoso ricordo di lei.

Donna fuori dal comune eppure dotata di spiazzante semplicità, non aveva avuto figli ma di figli - diceva sempre lei - ne aveva a migliaia, come i 150mila fatti adottare a distanza grazie ad 'Amore', il programma che più di tutti le era rimasto nel cuore. Le esequie saranno definite a breve. Nelle sue ultime disposizioni, Raffaella ha chiesto una semplice bara di legno grezzo e un'urna per contenere le sue ceneri. Nell'ora più triste, sempre unica e inimitabile, come la sua travolgente risata. Il 18 giugno, giorno del suo 78esimo compleanno, quelle che oggi sono le sue ultime parole social: "Grazie a tutti - aveva scritto, emozionata dall'affetto ricevuto da amici, colleghi, ma soprattutto dal pubblico - Mi avete sommersa di auguri, il vostro affetto mi commuove. Vi abbraccio e vi auguro un'estate con ritorno alla normalità".

Nel 2019 la Carrà venne in visita a Ravenna per registrare una puntata del suo programma. In quell'occasione fece visita anche alla Tomba di Dante e ai Chiostri Francescani, per poi essere ospitata nella casa del Maestro Riccardo Muti. “E’ un grande, grande dolore - commenta il presidente della regione Stefano Bonaccini - Si fa fatica a credere che Raffaella Carrà non ci sia più. Sempre sorridente, amatissima dal pubblico, un talento che faceva di lei una grande artista: ballerina, cantante, attrice, conduttrice televisiva, autrice. In assoluto, fra coloro che hanno fatto la storia della televisione italiana. Ma soprattutto un modo di fare spettacolo che la portava a essere amica di tutte le italiane e gli italiani. Nata a Bologna e cresciuta a Bellaria-Igea Marina, conosciuta in tutto il mondo, portava con sé la nostra terra. Lascia davvero un vuoto enorme. A nome mio personale e di tutta la comunità emiliano-romagnola, mi stringo ai familiari, ai suoi cari, ai suoi collaboratori e collaboratrici, ai quali vanno le più sincere condoglianze”.

"Ci ha lasciati Raffaella Carrà, icona della televisione e dello spettacolo italiano legata da un amore profondo alla nostra regione e al nostro territorio - commenta il sindaco Michele de Pascale - Proprio qualche tempo fa era venuta a trovarci a Ravenna per registrare una puntata del suo programma. Ciao indimenticabile Raffaella!". “Si è spento il sole romagnolo del canto e del ballo e si è accesa lassù sulle stelle una luce tutta nuova - dichiara Giordano Sangiorgi, del Coordinamento Indies e Organizzatore del Mei - Dedicheremo a lei e alla sua arte completa e un momento importante nelle nostre prossime manifestazioni perchè il suo talento internazionale possa risplendere sempre insieme al suo essere in anticipo sui tempi una donna libera e cosmopolita. L’avevamo già omaggiata dieci anni fa con il Festival Milleluci di Bellaria con il contest RafficaMei e proseguiremo a farlo per ricordare una donna pioniera dell’emancipazione femminile in campo artistico, sociale, culturale e civile”.

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