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Cronaca

Sanità romagnola in lutto per la morte del professor Dino Amadori: "Sempre proiettato verso il futuro"

Il sindaco e presidente della Provincia di Ravenna, Michele De Pascale, ricorda così il professor Dino Amadori, scomparso domenica pomeriggio a seguito di un improvviso malore

"La Romagna perde una persona eccezionale, un grande uomo, di rara sensibilità e generosità, appassionato, sempre proiettato verso il futuro, che ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca scientifica, portando la lotta contro il cancro a fare importantissimi passi avanti". Il sindaco e presidente della Provincia di Ravenna, Michele De Pascale, ricorda così il professor Dino Amadori, oncologo di fama internazionale, presidente dell'Istituto oncologico romagnolo, "padre", fondatore e direttore scientifico dell'Irst di Meldola, scomparso domenica pomeriggio a seguito di un improvviso malore.

"Fino all'ultimo giorno ha combattuto per unificare i percorsi oncoematologici della Romagna, per fare della nostra terra un'eccellenza mondiale - prosegue De Pascale -. In questi tre anni ne abbiamo discusso tanto e, dopo molto lavoro, avevamo condiviso un progetto innovativo. Prof ti prometto che farò tutto ciò che è nelle mie possibilità per attuarlo". "E' stato un luminare e un uomo di grande volontà, grazie a lui abbiamo un luogo di cura che è un eccellenza nazionale, come l’Istituto di Meldola - lo ricorda il sindaco di Cervia, Massimo Medri -. Luogo in cui si sono curati anche molti cervesi e per questo a nome della Città di Cervia ringrazio Dino Amadori per quello che ha fatto e per aver permesso a tanti nostri concittadini di trovare una cura. Porto il più sentito cordoglio ai familiari".

"Con la scomparsa del Amadori la Romagna, ma non solo, perde un pioniere della lotta contro il cancro e un uomo di grande valore - è il cordoglio dell'Ausl Romagna -. Il suo impegno è andato ben al di là della professione, interpretata nel segno dell’ascolto e di una rara capacità di alimentare sempre la speranza, sconfinando nel contesto sociale, attraverso un impegno costante e prezioso che ha trovato la massima espressione nella straordinaria “invenzione” dell’Istituto Oncologico Romagnolo (Ior), per non citare le iniziative umanitarie nei Paesi Africani. Dino Amadori ha assicurato, nel corso di tutti questi anni, un contributo fondamentale allo sviluppo della sanità di questo territorio, che ha avuto coronamento nella realizzazione dell’Irst di Meldola, e sempre attraverso un confronto leale e cotruttivo. Con un sentimento di sgomento e dolore ci uniamo alle preghiere dei famigliari".

Anche "Cervia, la spiaggia ama il libro" saluta Amadori, ricordando che nell'ultima edizione era stato ospite con la sua autobiografia "Anima e coraggio. La mia vita contro il cancro" – ed. Minerva. Un libro per rendere onore a tutti coloro che a questa storia hanno contribuito con la loro fatica e la loro passione; primi fra tutti i volontari dello IOR che hanno realizzato sulla loro pelle e da protagonisti una medicina più umana, accompagnando, aiutando e sostenendo migliaia di pazienti; e hanno permesso a tanti medici e ricercatori di progredire nella loro lotta a questa terribile malattia. Così il presidente dell’associazione “Cervia, la spiaggia ama il libro” Cesare Brusi: "La morte improvvisa del prof. Dino Amadori segna una immensa perdita per la comunità scientifica dedita alla ricerca e alla lotta contro i tumori. Il suo esempio, la sua dedizione e la sua tenacia resteranno sempre un faro di speranza nella medicina. Gli saremo sempre riconoscenti per la sua partecipazione alla nostra rassegna culturale, una serata durante la quale ha dato testimonianza e prova di quanto sia importante sostenere la medicina e la ricerca scientifica".

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