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Cronaca

Lutto nella diocesi di Ravenna: si è spento monsignor Guido Marchetti

"La sua scomparsa mi addolora - ha esordito il sindaco Fabrizio Matteucci -. Ho espresso al Vescovo Monsignor Lorenzo Ghizzoni, alla Curia e alla famiglia di Monsignor Marchetti il cordoglio mio e della comunità ravennate".

Si è spento giovedì pomeriggio monsignor Guido Marchetti, da diversi anni ecomono della Diocesi di Ravenna, Cervia e Russi. Nato a Seriate, in provincia di Bergamo il 19 giugno del 1931, era stato ordinato sacerdote il 21 luglio del 1957. Il 23 ottobre del 1993 è stato nominato pronotario apostolico soprannumerario. Il 9 dicembre del 1995 ha assunto il ruolo di direttore e legale rappresentante dell'Opera di Religione. Il primo gennaio del 1996 è stato nominato ecomono diocesano. Il primo luglio del 1198 è stato nominato presidente-parroco del Capitolo della Basilica Metropolitana di Ravenna. Il 10 ottobre dello stesso anno è divenuto il parroco della cattedrale di Ravenna. Dal primo maggio 2006 era anche delegato arcivescovile per i Beni Culturali. "La sua scomparsa mi addolora - ha esordito il sindaco Fabrizio Matteucci -. Ho espresso al Vescovo Monsignor Lorenzo Ghizzoni, alla Curia e alla famiglia di Monsignor Marchetti il cordoglio mio e della comunità ravennate".

GLI INTERVENTI

GIANFRANCO SPADONI (UDC) - "Siamo vicini alla Chiesa di Ravenna - Cervia per la scomparsa del compianto mons. Guido Marchetti, economo della Curia, delegato ai beni culturali nonché arciprete del duomo di Ravenna. L’ intera città ha conosciuto e apprezzato questo sacerdote bergamasco nato nel 1931 e ordinato sacerdote nel 1957, per le sue capacità e le sue rare doti organizzative e gestionali che i vari vescovi che si sono succeduti, da mons. Luigi Amaducci, a mons. Giuseppe Verucchi sino all’attuale arcivescovo in carica mons. Lorenzo Ghizzoni, hanno valorizzato confermando sempre i diversi incarichi ricoperti. A lui si deve l’organizzazione di molti lavori cantierati e seguiti sino alla fine, oltre al restauro completo della sede arcivescovile e dello stesso museo. Oltre al ricordo del dinamico sacerdote per i numerosi incarichi presso la diocesi, va ricordata, altresì, la sua incessante attività nella parrocchia al Duomo, caratterizzata sempre da iniziative per i giovani (dalle attività formative a quelle ludiche, sino ai vari campi scuola in montagna), ma anche dalla costante attenzione per ogni parrocchiano. L’attenta cura degli arredi sacri della cattedrale e, non meno, la rigorosa attenzione per la liturgia, confermano la statura di questo prelato, che per molti anni è riuscito a occuparsi di tantissime iniziative gestendo gli incarichi ricevuti con grande equilibrio e saggezza".

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