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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Conselice

Si è spento il pittore Enrico Costa: aveva compiuto a luglio un secolo di vita

Per molti Enrico Costa era una fonte dove aprire i propri orizzonti, per tutti era il “prof. Costa”, il pittore indiscusso delle mondine e dei cavalli, a cui riservava un amore speciale sin dalla prima infanzia

A pochi mesi dalla celebrazione del suo centenario, sabato è deceduto Enrico Costa, pittore e infaticabile animatore della Conselice del Novecento. Nato a Conselice nel luglio del 1914, da subito Enrico esprime una vocazione artistica e un tratto grafico di alta qualità, tanto da permettergli di emigrare a Roma e instaurare uno stretto rapporto con quella che fu “la scuola romana”; conobbe personalità come Mario Mafai, giovani artisti come Renato Guttuso, Marino Mazzacurati, Bruno Cassinari e Corrado Cagli.

Da qui la sua formazione estetica, l'incontro con la miglior pittura contemporanea italiana e un timbro pittorico che attraversa tutta la sua produzione del dopoguerra, quando rientra a Conselice e partecipa attivamente alla sua ricostruzione. Quelli del dopoguerra sono anni difficili, dove la forza delle idee superava quella del denaro, ed Enrico Costa interpreta fino in fondo il suo ruolo di animatore sul territorio, facendo esplodere una nuova stagione del carnevale di San Grugnone, che lui aveva visto nascere giovanissimo; partecipa alle attività dell'amministrazione con un occhio puntato ben oltre i confini di Conselice. Collabora con l'architetto Giuseppe Rustichelli nel concepire e costruire un campus scolastico, là dove oggi ci sono i plessi della scuola media, capace di assorbire al suo interno tutto il mondo della formazione locale.

Poi la sua esperienza amministrativa nello staff tecnico del Comune, che lascia a metà degli anni Settanta, e il suo impegno personale per la casa protetta Jus Pascendi, dove ricopre cariche dirigenti. m“Ho conosciuto il professor Costa nei primi anni Novanta e ne ho stimato da subito il carattere battagliero e tutt'altro che rinunciatario - sottolinea il sindaco Maurizio Filipucci -. Un uomo sempre attento a progettare con gli occhi rivolti alla propria comunità, offrendoci la propria indiscussa intelligenza ed umanità”.

Per molti Enrico Costa era una fonte dove aprire i propri orizzonti, per tutti era il “prof. Costa”, il pittore indiscusso delle mondine e dei cavalli, a cui riservava un amore speciale sin dalla prima infanzia. Per volontà della famiglia, i funerali si sono svolti domenica in forma strettamente privata, mentre la salma sarà cremata nei prossimi giorni.

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