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Cronaca Conselice

San Patrizio, si è spento Sante Ferroni: ultimo deportato superstite della Seconda guerra mondiale

L'Amministrazione comunale, in una lettera di condoglianze ai figli Roberto, Giuliano, Giuseppina e Fabrizio, ha reso omaggio a Sante, sottolineando come "questa come altre difficili esperienze umane siano un patrimonio della comunità conselicese, che va difeso anche con la semplice testimonianza quotidiana"

Si è spento giovedì a San Patrizio Sante Ferroni, classe 1919, ultimo deportato superstite in paese della Seconda guerra mondiale. Poco più che ventenne, si trovò con la Compagnia militare allo sbando e, dopo l'armistizio dell’8 settembre 1943, in abiti borghesi, fu tradito dalle scarpe militari, arrestato e deportato dai tedeschi. Qualche giorno dopo si trovò a Merane, in Bassa Sassonia, prima all'interno di una fabbrica tedesca, poi come netturbino per le vie della cittadina bavarese. Nei tempi duri dell'offensiva alleata trovò comunque la solidarietà dei civili tedeschi e, dopo essere stato operato di appendice e curato da una pleurite, ritornò in Italia nel luglio del 1945. Nel 2010 la Presidenza del Consiglio dei Ministri gli conferì la medaglia d'onore, che gli venne consegnata dal sindaco Maurizio Filipucci durante le celebrazioni del 25 aprile. L'Amministrazione comunale, in una lettera di condoglianze ai figli Roberto, Giuliano, Giuseppina e Fabrizio, ha reso omaggio a Sante, sottolineando come "questa come altre difficili esperienze umane siano un patrimonio della comunità conselicese, che va difeso anche con la semplice testimonianza quotidiana". Venerdì si svolto svolti i funerali.

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