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Cronaca

Anche il Ravennate piange Tonino Guerra

Anche il Ravennate piange la scomparsa di Tonino Guerra, poeta e sceneggiatore morto mercoledì mattina all'età di 92 anni nella sua Santarcangelo

Anche il Ravennate piange la scomparsa di Tonino Guerra, poeta e sceneggiatore morto mercoledì mattina all'età di 92 anni nella sua Santarcangelo. “Scrittore di non comune sensibilità e talento, Guerra ha rappresentato un significativo riferimento intellettuale e creativo nel panorama letterario del Novecento – ricorda il presidente della Provincia di Ravenna, Claudio Casadio -. Il suo sguardo generoso e aperto alla comprensione degli uomini e degli avvenimenti costituisce tuttora una preziosa lezione dalla quale trarre ispirazione e suggerimenti”.

"E' stato un grande Poeta e una personalità significativa della cultura italiana - ricorda invece il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci -. E’ stato un Maestro d’arte e di pensiero: le sue poesie ci hanno trasmesso emozioni, ci hanno fatto commuovere e riflettere. E’ grazie anche alla sua arte  se  la Romagna si è aperta al  mondo. Con i ravennati, che lo hanno sempre seguito con grande affetto,  aveva un legame  molto speciale: siamo stati felici e orgogliosi di poterlo annoverare fra i cittadini onorari di Ravenna. Non lo dimenticheremo mai”.
 
IL RICORDO DI CERVIA - Anche Cervia piange la scomparsa di Guerra. “Tonino ci ha lasciato e  ha lasciato un vuoto incolmabile per Cervia e per la Romagna – esordisce il sindaco di Cervia, Roberto Zoffoli -. E’ per tutti un momento doloroso e a nome personale, della Giunta e dell’intera città di Cervia ci stringiamo ai suoi cari, condividendo la sofferenza ed esprimendo un profondo cordoglio”.

“Come una delle tante dissolvenze dei sui film, la sua vita è sfumata senza uno strappo istantaneo, ma con un passaggio delicato, graduale, che ricorda il volo di una delle sue colorate “farfalle” che svaniscono nel cielo, o il dileguarsi nell’azzurro dei sui magici tappeti sospesi, di cui uno è ancora a Cervia nel piazzale dei Salinari, immobile nel suo volo – continua il primo cittadino -. La sua arte e la sua poesia saranno per sempre preziose cure per mitigare l’invadente frastuono della mente e il freddo dell’anima sconsolata”.

“Tonino continuerà a regalarci un mondo nuovo e fertile, ricco di vita interiore, pulsante come la natura che crea meraviglie e bellezza, quella “bellezza” salvifica, a lui tanto cara, che serve a placare gli affanni del tempo e a sentire il respiro della giovinezza, conclude Zoffoli. “E’ stato più volte nostro ospite, con i suoi libri – ricorda Terenzio Medri di Ascom – e ogni volta le serate si sono trasformate in veri momenti di poesia”.

Guerra è anche stato protagonista dello Sbarco degli autori, il giorno di Ferragosto e sono molti i momenti di poesia e di leggerezza che il poeta ha saputo portare nella manifestazione. L’incontro con i turisti e con i lettori si è sempre trasformato per il poeta santarcangiolese, famoso in tutto il mondo, per le sue sceneggiature, in un vero e proprio bagno di folla. “Tonino ci mancherà”, sottolinea Medri. Cervia la spiaggia ama il libro durante l’estate 2012 nella sua 20^ edizione sta già organizzando una serata interamente dedicata all’amico Tonino.

IL RICORDO DELLA BASSA ROMAGNA - Il sindaco di Bagnacavallo Laura Rossi ha inviato ai familiari di Tonino Guerra un telegramma nelquale porge loro, «personalmente e a nome dell'Amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza, le più sentite condoglianze. La perdita di una figura di così alto profilo culturale lascia un grande vuoto nel cuore di tutti noi. Abbiamo perso un grande protagonista del mondo della cultura che con il suo appassionato percorso artistico ha creato opere indimenticabili e ha contribuito a interpretare e a far conoscere il volto della nostra terra. Non potremo dimenticare la sua preziosa e creativa collaborazione alle tante iniziative culturali di Bagnacavallo, regalandoci momenti di intensa poesia e grande suggestione.»

Guerra ha cercato in tutti i modi, da poeta, di rendere “visibili” le sue parole attraverso la pittura e le installazioni. Questo ha fatto anche a Bagnacavallo, città alla quale lo ha legato un intenso rapporto dal 1990 al 1996, quando ha realizzato per il Comune assieme all'associazione “Officina” le iniziative per il Natale. Guerra diede vita ad allestimenti originali per i primi cinque anni in Piazza Nuova (luogo che egli amava molto e definiva “poetico”) e il sesto anno al convento di San Francesco. L'idea guida di Guerra era infatti di realizzare appuntamenti di qualità anche nelle piccole città, «perché troppo fumo di salsiccia – sosteneva – si alza dalle piazze dei paesi durante le sagre».

Tra le sue installazioni più famose, ricordiamo “La stella della capanna è caduta a Bagnacavallo” con ceramiche di Giovanni Urbinati e “Gli alberi che volano”, due alberi in legno di undici metri che coprivano Piazza Nuova e si accendevano la sera, sorta di “tetto di fantasia” sulla piazza. L'idea degli alberi volanti fu realizzata grazie anche alla collaborazione di Antonio Utili, scenografo del Teatro Comunale di Ferrara. Nel suo ultimo anno di collaborazione diede vita anche a tre importanti appuntamenti gastronomici al convento di San Francesco con lo chef Igles Corelli, che rivisitava piatti tradizionali romagnoli indicati dallo stesso Guerra.

Ogni anno c'erano momenti pubblici di inaugurazione nel corso dei quali Tonino Guerra presentava le sue installazioni. Più di recente, nel 2011, la chiesa del Suffragio ha ospitato un omaggio a Tonino Guerra, la mostra Arrivano le donne che traeva ispirazione dal suo omonimo libro e presentava opere della Scuola comunale d'arte di Bagnacavallo. Per l'occasione Guerra aveva realizzato due incisioni, un'acquaforte e un'acquatinta, che erano state messe in vendita durante la mostra e i cui proventi sono stati donati al comitato di Bagnacavallo che lavora per i bambini di Chernobyl.

"Lo abbiamo conosciuto a Bagnacavallo e Cervia nel corso delle nostre esperienze politiche e amministrative e nelle innumerevoli occasioni di collaborazione e sostegno che Tonino, insieme ai tanti e validi suoi collaboratori, non hanno mai fatto mancare a tanti progetti di valorizzazione culturale, artistica e urbanistica del nostro territorio - ricordano i consiglieri regionali del Pd Mario Mazzotti e Miro Fiammenghi -. Lo ricordiamo con il suo sguardo puntuale e critico e con la sua creatività ed energia, intento a ricordarci sempre che è nella memoria e nelle radici che si trovano le ragioni del futuro. Leggendo e ascoltando i suoi versi abbiamo imparato ad apprezzare il legame indissolubile della lingua romagnola con le nostre città e la nostra terra, i suoi sapori, rumori e colori. Alle nuove generazioni lascia una sconfinata produzione culturale che attesta l’amore per l’esuberanza tutta romagnola della vita, fatta di due ingredienti: valori concreti e leggerezza. Ai suoi cari e a tutti i suoi amici va il nostro affetto".
 

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