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Cronaca

Portuali in lutto per la morte del fondatore Carlo Bezzi: "Un maestro di vita"

Si è spento giovedì Carlo Bezzi, maestro fondatore ed ex allenatore del circolo sportivo ricreativo culturale Portuali Ravenna. Maestro di lotta greco romana, ma soprattutto maestro di vita

Si è spento giovedì Carlo Bezzi, maestro fondatore ed ex allenatore del circolo sportivo ricreativo culturale Portuali Ravenna. Maestro di lotta greco romana, ma soprattutto maestro di vita, come lo ricordano i suoi ex allievi e i tanti amici che ne piangono la scomparsa. Un uomo che ha sempre dato il massimo per i suoi ragazzi. Il funerale si svolge venerdì pomeriggio alle 16.00 e il feretro, non esposto, partirà dalla camera mortuaria dell'ospedale alla volta dell'inceneritore del cimitero di Ravenna.

"Un maestro di vita, aveva un cuore grandissimo - lo ricorda il maestro Carlo Shartos - È stato un secondo padre per me e mi ha insegnato ad affrontare la vita con umiltà e molta socialità". "Per me non sei stato solo il mio allenatore, ma un esempio, il secondo padre - commenta Massimo Marendon - Piango la tua morte, con te se ne va anche un pezzo del mio cuore". "Un uomo dalle grandi capacità, dalla grande umanità, una persona che ti sapeva leggere dentro e che ha saputo costruire per la lotta olimpica italiana qualcosa di veramente indimenticabile - spiega Stefano Pagliarini - Anche se già da tempo era fuori dall'ambiente sportivo lascia un vuoto immenso".

"Un riferimento nel mondo della lotta greco romana a livello internazionale - aggiunge l'ex presidente dei Portuali Ermanno Bigi - Un grande allenatore e un grande uomo, lo dico perché ho avuto la fortuna di averti al mio fianco alla guida del Csrc Portuali, nei 5 anni in cui sono stato presidente. Quante battaglie portate avanti assieme nel momento della trasformazione della Compagnia Portuale. Sei stato il mio fratello maggiore. E sarai sempre nei miei pensieri".

"Grazie per tutto quello che ci hai insegnato sulla materassina ma soprattutto fuori - lo ricorda l'allievo Fabrizio Lucchi - Se siamo diventati le persone che siamo tanto lo dobbiamo a te, ci hai insegnato che "l'incontro finisce solo quando l'arbitro fischia", ci hai insegnato a stringere i denti nei momenti difficili, a non cedere alla tentazione durante il calo di peso per fare la categoria inferiore, a rialzarci dopo una sconfitta. Sei stato una gran persona, riposa in pace".

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