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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Grottesco e realtà, l'arte di Leonardo Pivi in 'Prodigy Kid': "Per amare il mosaico si deve venire a Ravenna"

L'artista romagnolo, insieme a Francesco Cavaliere, è protagonista della mostra centrale della Biennale: "Dall'antichità a oggi il mosaico porta avanti il suo messaggio con la stessa velocità"

Il mosaico è vivo, è attuale e il suo messaggio è forte come nell'antichità. Con la Notte d'Oro si è aperta ufficialmente la Biennale di Mosaico Contemporaneo di Ravenna, una grande rassegna che regala alla città un ricco programma di mostre volte a indagare l'arte musiva moderna in tutte le sue sfaccettature. Fra i vari eventi espositivi, ha sicuramente un ruolo centrale la mostra "Prodigy Kid", ospitata al Mar di Ravenna fino all'8 gennaio. L'esposizione, che presenta anche un iconico disegno di Leonardo da Vinci, presenta i lavori di due artisti italiani, Francesco Cavaliere e Leonardo Pivi, che hanno interpretato, a modo loro, un interessante dialogo fra antico e contemporaneo.

Di grande impatto emozionale sono le opere del romagnolo Pivi, da tempo attivo nel Ravennate. Dal grottesco alla cruda realtà, l'arte di Pivi reinterpreta il mosaico non solo attraverso una grande varietà di temi, ma anche tramite l'utilizzo di materiali e colori spesso alternativi al mosaico bizantino, per cui Ravenna è nota. "Sono orgoglioso di esporre le mie opere nella città che mi ha fatto crescere culturalmente", afferma artista visivo nato a Cesena nel 1965, ma che vive e lavora tra Riccione, Ravenna e Milano.

L'anteprima della mostra "Prodigy Kid" (foto Massimo Argnani)

Abile nel viaggiare attraverso un’ampia varietà di linguaggi (come scultura, mosaico, pittura e disegno), Pivi nelle sue opere passa agevolmente dal sacro al profano, dal pop a riflessioni drammatiche. Se il mondo fantastico trova una valida interpretazione in alcune opere giovanili come "Grottesco marino" o "Puffo varo", la realtà viene abilmente interpretata nel ciclo delle copertine, con i volti in Mosaico di personaggi noti come Mario Balotelli, David Bowie, Vladimir Putin o Papa Francesco. Estremamente reale e drammatico anche il ciclo della sofferenza, dove Pivi realizza i toccanti ritratti di chi è costretto a lottare con la malattia, come nelle opere "Schiavo" o "Welby".

"Il mosaico vive di luce. E' un linguaggio ancora attuale dove troviamo le radici della nostra cultura. Un linguaggio che ha ancora un grande fascino. Dall'antichità a oggi porta avanti il suo messaggio con la stessa velocità, dando celebrazione e solennità ai suoi protagonisti - spiega l'artista - Nel corso dei secoli il suo ruolo non è cambiato, ci racconta anche le notizie dell'ultimo minuto. E per amare il mosaico bisogna venire a Ravenna".

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