Ancisi (LpRa): "Mille musulmani nella moschea alle Bassette"

“Provenienti da ogni dove, circa 800-1000 musulmani hanno celebrato la fine del Ramadan 2012 nel cortile della moschea, ormai costruita in area Bassette, evidente prova generale del grado di attrazione di fedeli che esercita il secondo tempio islamico più grande (dopo Roma) in Italia, dove ne esistono in tutto quattro”: è la critica mossa da Alvaro Ancisi capogruppo di Lista per Ravenna.

Ancisi punta il dito sui disagi: “Si è trattato di un’invasione di macchine e di persone sostenibile solo perché è avvenuta di domenica, quando le normali attività produttive delle Bassette non sono in esercizio. Con le ultime parole famose dell’attuale primo cittadino di Ravenna si potrebbe pubblicare un’enciclopedia.”

In particolare la lista di opposizione se la prende con il superamento dei limiti di capienza: “A me basta la memoria per ricordare che il 9 novembre 2009 il sindaco Matteucci dichiarò alla stampa: “La moschea che sorgerà alle Bassette avrà la capienza massima di duecento persone. Come sala d’Attorre”. Sta di fatto, però, che potendo la moschea ospitare fisicamente, nella posizione genuflessa del rito islamico, 800 persone al chiuso e 523 all’aperto, la limitazione della capienza a duecento persone è solamente un inganno”.

Ed infine: “Ripeto sempre che le battaglie di Lista per Ravenna non sono state contro la moschea e tanto meno contro il diritto di qualsiasi persona a professare la propria religione, bensì sulla collocazione della moschea in un’area artigianale, industriale e commerciale, che non l’avrebbe consentito, e dove i minareti si confondono con le ciminiere del polo chimico industriale, essendo l’area stessa del tempio islamico compresa nel cerchio della rispettiva zona RIR (a Rischio di Incidente Rilevante); sulla sua dimensione, assolutamente sproporzionata rispetto al numero dei fedeli musulmani effettivamente praticanti di Ravenna, pari a poche centinaia”, conclude Ancisi.