rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

'Movimento dei forconi', don Montanari si scaglia: "Un'invasione barbarica"

Comincia così la riflessione di don Giovanni Montanari, presidente dell'Archivio Arcivescovile di Ravenna, che stigmatizza gli episodi annessi al “Movimento dei forconi”, in tutta Italia

“La crisi che colpisce città, come Torino e Genova, ma con notizie tristi anche per Milano con centro occupato a partire da Piazzale Loreto, è un fatto di tale gravità da essere paragonato ad invasione barbarica”. Comincia così la riflessione di don Giovanni Montanari, presidente dell'Archivio Arcivescovile di Ravenna, che stigmatizza gli episodi annessi al “Movimento dei forconi”, in tutta Italia. “Questa gravità costringe a pensare che l’Italia ha un potere che non è di riserva ma già di attiva creatività dalle Alpi alla Sicilia: è il potere della Chiesa Cattolica”.

“La separazione concordataria tra Chiesa e Stato è dato giuridico incontrovertibile. Ma quando si tratta del Patrimonio del Beni Culturali e della prosperità e salvezza delle Città bisogna unire le forze.  - continua don Montanari - Oggi si deve avere la ragionata convinzione che, non per pusillanimità o esorbitante salvaguardia di diritti appaia che la Chiesa è in attesa. E’ in attesa di un intervento che dalla splendida architettura delle migliaia di campanili e dalla energia di numerose centinaia di Cattedrali e Collegiate, l’intervento sia quello di difesa della civiltà: civiltà italiana tanto fecondamente prospera per la Civiltà europea, in un mondo di globalizzazione rappresentato dalle Nazioni Unite ma, non meno, dalla Conferenza internazionale degli Episcopati e delle Chiese delle confessioni cristiane, non solo, come si scrive storicamente, in Oriente ed Occidente, ma nei continenti d’Asia, Africa, Americhe”.

“Le diaboliche espressioni di violenze criminose, inframezzate da intrighi criminali, e prossime degenerazioni contagiose, sono “imbarbarimento”. La prudente moderazione pensosa del presente pontificato non disarma per nulla una valutazione di critica ispirata alla reale storia della Chiesa. Roma resta indiscussa capitale storico-politica e storico-religiosa. Ma la realtà che balza agli occhi è quella dell’intera Italia nelle città della sua storia e geografia. - sottolinea Montanari - Le sinergie attivabili sono ben concretizzate nelle strutture resistenti delle Parrocchie. Sono ancor più valorizzabili creativamente nella massa delle donne italiane: madri, maestre, professoresse laiche e consacrate, premi Nobel, ricercatrici inventrici: è un mondo femminile, di una Chiesa europea, ignoto a Dante, Michelangelo, Galilei. Più noto a Verdi e Rossini. Una chiesa tanto dotata di potenzialità negli Ordini religiosi maschili e femminili deve continuare l’azione di sussidiarietà memore che la “Repubblica Italiana, riconosce il valore della cultura religiosa tenendo conto che i princìpi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano” (Concordato modificato 1984). Torni Francesco a sorreggere la Chiesa: lui che può ottenere e tenere le braccia aperte del Salvatore per allargarle, nel Colonnato del Bernini, ad avvolgere e reggere una “Cupola” universale”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

'Movimento dei forconi', don Montanari si scaglia: "Un'invasione barbarica"

RavennaToday è in caricamento