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Cronaca

Musei, stop alle domeniche gratis: "Svalutano la cultura". Corsini: "Grave danno per il turismo"

Andrea Corsini, assessore regionale al turismo, chiede al Ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli di rivedere l’annunciata scelta di abolire gli ingressi gratis nei musei, attualmente previsti per la prima domenica di ogni mese

"Una decisione di cui non si comprende la motivazione e che potrebbe avere effetti decisamente negativi sul turismo nelle città d’arte". Andrea Corsini, assessore al turismo della Regione Emilia-Romagna, chiede al Ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli di rivedere l’annunciata scelta di abolire gli ingressi gratis nei musei, attualmente previsti per la prima domenica di ogni mese.

"Specialmente ora, a ridosso del mese di settembre e della stagione dell’anno in cui tradizionalmente riparte il turismo nelle città d’arte - spiega Corsini - sarebbe un danno notevole. L’ingresso gratis nei musei la prima domenica del mese è un’esperienza positiva che non solo ha contribuito alla conoscenza del nostro immenso patrimonio culturale, ma è servita anche a rilanciare i flussi turistici verso le grandi, medie e piccole città d’arte. Invito il ministro a ripensarci".

Il Ministro Bonisoli ha spiegato che la domenica gratuita "andava bene nel momento in cui dovevamo vendere il prodotto museale, ma l'opportunità che ora abbiamo è quella di passare da una promozione museale a un marketing del museo vero e proprio. Dobbiamo diversificare l'offerta. Stiamo ragionando per introdurre dei cambiamenti, lasceremo maggiore libertà ai direttori dei musei: se la domenica gratuita è una libera scelta, allora non ci vedo nulla di male. Ma se c'è un obbligo non funziona". Il Ministro comunque ha tranquillizzato che "per quest'estate non cambierà nulla".

"L’assessore Corsini non faccia strumentalizzazioni. Non c’è nessuna abolizione della gratuità dei musei, vogliamo invece dare ad ogni struttura la possibilità e la libertà di organizzare iniziative simili durante tutta la settimana senza obbligarle a rispettare diktat che nel tempo hanno creato più disagi che benefici” - replica a Corsini Silvia Piccinini, capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle - Alla base di questa novità, come hanno già spiegato i nostri parlamentari della Commissione Cultura, c’è la volontà di dare ancora più risalto e spazio a iniziative che fino a oggi erano confinate a pochi giorni all’anno e che vedevano lunghe file davanti ai musei, annullando in molti casi lo sforzo di rendere accessibile a tutti il nostro patrimonio culturale. Un particolare che non può di certo essere sfuggito all’assessore Corsini. Ecco perché le sue affermazioni sono frutto di un tentativo patetico di strumentalizzare un tema molto importante e che meriterebbe più collaborazione da parte di tutti".

Domenica al Museo: cosa cambia

La gestione delle 'Domeniche al museo', nella visione del Ministro, passerà ai direttori dei singoli musei. Nell'elenco dei musei coinvolti, che sono 480 in tutta Italia, ci sono anche il Museo nazionale di Ravenna, il Battistero degli Ariani, Sant'Apollinare in Classe, il Mausoleo di Teodorico, il Museo nazionale dell'età neoclassica in Romagna a Faenza e la Villa romana di Russi. Solo la settimana scorsa Bonisoli aveva spiegato nel corso dell'audizione di fronte alle commissioni riunite Cultura di Camera e Senato che intendeva proporre una riflessione sul tema ai direttori dei musei. 

Quanto invece al rapporto tra i grandi musei e le piccole realtà, Bonisoli ha ricordato che "ci piaccia a no ci sono dei grandi attrattori di visitatori rispetto a un impianto di musei e siti archeologici che è molto più ampio. I 32 musei autonomi fanno il 56% di visitatori e l'86% di ricavi. Di questi 32 musei, i primi 10 fanno l'80% di visitatori. Le piccole realtà hanno bisogno di soldi e di persone. Dovremmo sfruttare l'opportunità di favorire delle aggregazioni tra piccoli i musei e mi piacerebbe che questo avvenisse all'interno di collaborazioni con gli enti locali".

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