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Cronaca

La musica non si arrende, Emilia Romagna Concerti: "Tutte le date saranno recuperate"

Il concerto di Sant'Apollinare, la maratona di Beethoven e la Young Musicians European Orchestra per ringraziare medici e infermieri. Il maestro Paolo Olmi ci racconta il ritorno della musica dal vivo

Un'estate senza musica dal vivo? Niente affatto. Un impegno notevole attende Emilia Romagna Concerti nei prossimi mesi: recuperare tutte le date cancellate. A confermare questa intenzione è il maestro Paolo Olmi, direttore d'orchestra e creatore della Young musicians european orchestra. Ora che sono apparse le prime novità per regolamentare lo svolgimento di concerti e spettacoli dal vivo, diventa possibile organizzare concerti, festival e rassegne, con un occhio ovviamente alle disposizioni in materia di contenimento del Coronavirus.

Tutti i concerti saranno recuperati

"L'attività della Young musicians european orchestra è strettamente legata a Emilia Romagna Concerti (Erc); se Erc bloccasse tutte le attività fermerebbe anche l'orchestra - sottolinea il maestro Olmi - Quindi l'intenzione è quella di recuperare tutte le date organizzate. Non solo i grandi eventi, ma anche le prove pubbliche e l'attività rivolta a giovani e scuole".

Durante questi mesi di pausa forzata e ancor più in queste ultime settimane di parziali aperture è continuata la progettazione di una nuova stagione musicale per venire incontro al desiderio degli appassionati e alle necessità dei musicisti. Uno dei punti cruciali riguarda le location dei concerti. "Le attività al chiuso al momento sono prescritte in maniera molto sommaria, equiparando ambienti molto grandi come il Teatro alla Scala al Ridotto dell'Alighieri - spiega Paolo Olmi - Per l'estate abbiamo pensato di svolgere tutte le nostre attività all'aperto. Questo chiaramente implicherà anche una variazione del nostro programma musicale, prediligendo concerti più adatti agli spazi aperti e l'utilizzo di amplificazione quando necessario".

Si cercherà perciò di recuperare i concerti perduti sfruttando nuovi spazi all'aperto a Ravenna e non solo: dalla Rocca Brancaleone al Parco Archeologico di Classe, con un anfiteatro posto di fronte al Museo Classis in grado di ospitare più di 400 persone. Per la musica da camera si tornerà nella "Chiesa di Lido di Classe che ha un'acustica ottima. Lì noi replicheremo la stagione di musica da camera nei venerdì di luglio e agosto". La particolare struttura della Chiesa di Lido di Classe, infatti, permette di ascoltare la musica anche all'esterno. "Ricordo - racconta il maestro Olmi - che una sera stavo passando in auto e dalla rotonda riuscivo a distinguere la delicata melodia di un flauto". Inoltre sono previsti alcuni appuntamenti anche in altre città, come Tredozio e Brisighella.

Sant'Apollinare, Beethoven e la grande orchestra per medici e infemieri

Sono tanti i progetti in campo per ridare spazio alla musica dal vivo. "I nostri ragazzi per due mesi (luglio e agosto, ndr) si esibiranno in gruppi piccoli, questo li motiverà a mettersi in gioco - spiega Olmi - mentre la grande orchestra si riunirà probabilmente in settembre. Faremo in modo che non perdano nemmeno una giornata di lavoro. Penso che uno dei concerti piu attesi sarà quello del 23 luglio, per Sant'Apollinare, con "Le quattro stagioni di Vivaldi", l'esempio in cui la musica barocca si dimostra vicina alla musica di adesso. Un concerto che probabilmente si terrà nell'arena del Museo Classis".

L'obiettivo è anche quello di riportare in concerto al completo la Young musicians european orchestra. "Appena possibile, speriamo in settembre, pensiamo di mettere in piedi un grande concerto per Beethoven, uno spettacolo per tutti gli operatori sanitari - svela il maestro Olmi - E' un'idea di due mesi fa. Cercheremo di non dimenticare nessuno e coinvolgere tutti i livelli e i professionisti impegnati nella lotta contro il Covid".

Per quanto riguarda la stagione di Capire la musica "recupereremo tutti e tre i concerti in programma. Per gli abbonati abbiamo pensato di offrire ingressi gratuiti a tutti i concerti che si terranno prima di novembre", sottolinea Olmi. In ottobre si svolgerà invece un concerto-maratona con tutte le 9 sinfonie di Beethoven eseguite in ordine cronologico. Si guarda anche molto in avanti del tempo. Come ci riferisce il maestro Olmi, si cercherà di rimodulare i progetti all'estero di Emilia Romagna Concerti, mentre "abbiamo ancora la speranza di recuperare il concerto di Natale Ravenna-Betlemme". Già fissta invece la data del Concerto di Pasqua 2021: si svolgerà il 1 aprile e si eseguirà il Requiem di Giuseppe Verdi.

Difficoltà economiche e soluzioni

"Per tutti quelli che si occupano di spettacoli dal vivo ci sarà un grande problema di incasso - afferma il maestro - Chiaramente noi non potremo avere lo stesso pubblico di prima. Noi musicisti in questo caso abbiamo due reazioni concomitanti: siamo delusi della scarsa considerazione del Governo e non ci fa piacere che le misure siano così severe. Dall'altra parte ci sono stati dei finanziamenti molto cospicui per difenderci dalla mancanza e diminuzione del pubblico. Speriamo che si arrivi presto a una soluzione".

"Se i teatri potranno ospitare meno persone, la soluzione sarà fare più spettacoli - continua Olmi - Un'altra soluzione che stiamo già tentando è quella dell'attività nelle scuole. Le statistiche indicano che l'età media media del pubblico d'opera è quasi 70 anni, soprattutto nelle piccole medie città come Ravenna. Questo è problema per noi musicisti. Per questo abbiamo pensato che nei mesi di luglio e agosto ci muoveremo nei centri estivi e nei grest. Stiamo programmando soprattutto a Ravenna e Forlì un'attività capillare nella quale i nostri ragazzi insegnano musica e mostrano gli strumenti ai bambini. Ci saranno anche laboratori per costruire dei piccoli strumenti e poi ricavarne dei suoni".

Spazio però anche alla tecnologia. "Le nostre iniziative estive saranno tutte aiutate dallo streaming - annuncia Olmi - Uno strumento che non sostituisce il concerto, ma può aiutare a sensibilizzare il pubblico". Occhi aperti infine all'esperienza di Ravenna Festival che, a giugno, affronterà le nuove sfide poste dall'emergenza Coronavirus. "Noi pensiamo di ispirarci al nuovo programma di Ravenna Festival - confessa il maestro - pensiamo di iniziare la nostra programmazione proprio alla conclusione del loro festival".

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