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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Natale, la Prefettura vara la linea dura: "Controlli inflessibili". Nuclei di cure primarie aperti a Santo Stefano

La prefettura di Ravenna vara la linea dura nei controlli finalizzati al rispetto delle norme anti-Covid. E' quanto viene spiegato dal prefetto Enrico Caterino nella presentazione del protocollo in vista delle feste

La prefettura di Ravenna vara la linea dura nei controlli finalizzati al rispetto delle norme anti-Covid. E' quanto viene spiegato dal prefetto Enrico Caterino nella presentazione del protocollo in vista delle feste. Un protocollo che si risolve nella linea del massimo rigore: “Siamo in una fase molto critica del contagio, per cui i controlli non saranno più tolleranti come avvenuto nei mesi scorsi, ma molto più rigidi. I comportamenti saranno sanzionati se non in linea con le disposizioni”. Il sindaco Michele De Pascale promette da parte sua il “massimo supporto della Polizia Locale alle forze di polizia in questo sforzo”. Idem il sindaco di Massa Lombarda, Daniele Bassi, in rappresentanza dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna: “Gli agenti della polizia locale della Bassa Romagna saranno rigorosi, a garanzia degli onesti. Assieme alla prevenzione dobbiamo saper reprimere i comportamenti irresponsabili, visto ciò che sta accadendo”.

De Pascale ha partecipato alla cabina di regia del Governo come presidente dell'Upi, l'Unione delle Province italiane: “Per le feste ci sarà un provvedimento restrittivo molto duro che vede l'istituzione dal 24 dicembre al 6 gennaio della zona rossa nei giorni festivi e prefestivi, mentre sarà zona arancione nelle altre giornate, che poi sono pochissime”. Inoltre, spiega De Pascale “pubblici esercizi e bar saranno chiusi per tutta la durata delle feste, escluso asporto; i negozi, esclusi i generi essenziali, saranno aperti solo nei giorni arancioni”.

E conclude, non senza polemica: “In questi pochi giorni ci sarà un'affluenza ancora maggiore nei negozi, quindi non ci si stupisca se quei giorni ci sarà più gente che passeggia”.  Ed ancora: “Faccio un grande invito ad utilizzare l'asporto e la consegna a domicilio”. In questi giorni ci sarà il blocco dei Comuni, esclusi quelli piccoli sotto i 5mila abitanti,  e questo comporterà un grande sforzo per i controlli. Ma i controlli, specialmente nei giorni dello shopping (che saranno alla fine solo 4), saranno mirati, aggiunge il prefetto “sul centro storico di Ravenna e nelle località di mare come Cervia e Milano Marittima”, laddove cioè si concentrano potenzialmente gli assembramenti.

Altra iniziativa straordinaria sarà l'apertura degli ambulatori dei medici di base il giorno festivo di Santo Stefano e il prefestivo del 2 gennaio. La combinazione delle festività, delle domeniche e dei relativi prefestivi avrebbe portato, infatti, a 4 giorni consecutivi di chiusura per Natale e Santo Stefano e altri 4 giorni consecutivi a Capodanno. Il presidente dell'ordine dei medici Stefano Falcinelli ha formulato la proposta di adesione su base volontaria (al di fuori di accordi convenzionali o di obblighi lavorativi) all’apertura di un almeno un ambulatorio per nucleo di cure primarie la mattina dalle  8.30 alle 12.30 di sabato 26 dicembre e sabato 2 gennaio per dare risposta telefonica ed eventuale accesso in studio su appuntamento a pazienti che possano necessitare (a parere del medico) di visite ambulatoriali urgenti e non differibili. L’organizzazione della risposta sarà programmata da ogni singolo nucleo. “Ho fatto la proposta ieri e ho ricevuto una risposta positiva da quasi tutti”, spiega Falcinelli. Questo permetterà nei due sabati del 26 dicembre e del 2 gennaio di avere aperti sul territorio della provincia di Ravenna 16 punti medici in aggiunta ai 3 di guardia medica. “Mi sono appellato all'articolo 9 della nostra carta deontologica, che prevede di mettersi a disposizione in caso di calamità, e questa è una calamità”.

E questo nonostante “la difficoltà dei medici di medicina generale -conclude Falcinelli – che sono sotto pressione perché seguono tutti i cronici che in questo periodo faticano a trovare risposte in ospedale e i positivi al Covid isolati a casa”. Ma difficoltà ci sono “anche tra gli ospedalieri, nei reparti di medicina e pronto soccorso, anche per le assenza perché molti medici si sono ammalati”.

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