80 metri e una stazza di 4000 tonnellate: la nave che studia i ghiacci dell'Antartide vista da vicino per voi
Può accogliere complessivamente 72 persone (22 di equipaggio e 50 di personale scientifico)
Si è svolta martedì mattina la visita della prima rompighiaccio italiana, la nave Laura Bassi, in dotazione all’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (Ogs), in procinto di partire dal terminal Sapir per la missione in Antartide dove analizzerà la perdita di massa dei ghiacci e gli effetti dell’influenza umana, dati essenziali per studiare antidoti. La nave è lunga 80 metri e ha una stazza di 4000 tonnellate, è dotata di due gru e di un ponte di volo per elicotteri. Può accogliere complessivamente 72 persone (22 di equipaggio e 50 di personale scientifico) mentre, per quanto riguarda le attività scientifiche, dispone di due laboratori di 45 metri quadrati ciascuno, uno asciutto e uno umido.
I 54 posti nel pullman offerto da Sapir per la visita ai cittadini erano andati esauriti in poco più di un minuto, segnale di come la scienza e la tecnica destino ancora interesse. Hanno visitato la nave anche gli studenti delle classi terze logistica e conduzione del mezzo navale dell’Itis Baldini che hanno in corso un progetto di alternanza scuola lavoro con Sapir. Grande soddisfazione per l’opportunità ricevuta è stata espressa da tutti i partecipanti. Alla luce del successo Sapir intende, sempre grazie alla collaborazione di Ogs ed Enea, replicare l’evento alla prima occasione utile.
Foto di Massimo Argnani