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Cronaca Lugo

Negozi del Pavaglione obbligati a chiudere per il concerto di Muti: "Perso l'incasso di due serate"

La polemica nasce da un'ordinanza del Comune di Lugo relativa al concerto “Le vie dell’Amicizia” diretto dal Maestro Riccardo Muti, andato in scena giovedì nella cornice del Pavaglione

"Scusate per il disagio ma stasera siamo chiusi perchè il sindaco così ha deciso": è il provocatorio cartello comparso nei giorni scorsi sulle vetrate della gelateria 'Abbidubbi', situata all'interno del Pavaglione di Lugo. Tanti passanti curiosi si sono chiesti il significato del cartello esposto, condiviso anche sui social.

Tutto nasce da un'ordinanza del Comune di Lugo pubblicata lunedì e relativa al concerto “Le vie dell’Amicizia” diretto dal Maestro Riccardo Muti, andato in scena giovedì nella cornice del Pavaglione (dove mercoledì si sono svolte le prove per lo stesso spettacolo). "Un’occasione storica per la nostra città per mostrare la bellezza del Pavaglione e di Lugo", aveva commentato il sindaco Davide Ranalli nei giorni scorsi. L'ordinanza, si legge nella stessa, è stata adottata "al fine di garantire la situazione di 'silenzio teatrale', intesa come massima e assoluta silenziosità dei luoghi, necessaria per la prestazione più impeccabile possibile da parte degli artisti".

Per consentire lo svolgimento dell’evento, infatti, nelle giornate di mercoledì (dedicata alle prove) e giovedì, serata del concerto, erano in vigore alcune modifiche alla viabilità, alla sosta e al transito anche pedonale. Non solo: per garantire l’assoluta silenziosità dei luoghi, "necessaria per la perfetta esecuzione del programma musicale e per la migliore riuscita delle riprese televisive", si legge nell'ordinanza comunale, mercoledì e giovedì è stata disposta la chiusura totale del Pavaglione - con accessi presidiati - dalle 20 alle 23. Mercoledì era inoltre in vigore la sospensione delle attività, dalle 20.30 alle 23, per gli esercizi commerciali, laboratori artigianali ed esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande situati all’interno del Pavaglione e in largo della Repubblica. Giovedì queste ultime disposizioni erano in vigore, dalle 20 alle 23 (e comunque fino al termine del concerto), anche per tutti gli esercizi commerciali, laboratori artigianali, circoli privati ed esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande situati nella zona del centro storico delineata nell’ordinanza del sindaco. Se violata, l'ordinanza avrebbe comportato una multa da 25 fino a 500 euro.

A molti negozianti del Pavaglione non è andato giù l'obbligo di dover restare chiusi proprio nella serata del concerto, quando in centro a Lugo si sono riversate un migliaio di persone (tanti erano i posti riservati per l'evento di Muti). E sui social è partita la polemica: "Certo che mordere un gelato sarà stato considerato troppo rumoroso per quei pochi orecchi sopraffini che hanno assaporato la eco del pavaglione", commenta ironico Mauro. "I commercianti hanno perso l'incasso di due serate visto che la sera precedente ero a Lugo e non c'è stato modo di prendere un caffè", precisa Valeria. "Per chi paga affitto al Comune, oltre al danno anche la beffa ha ricevuto in questi giorni", aggiunge Natascia. "Se un'attività in giornata normale incassa 300, in contesti così avrebbe incassato il doppio se non di più", calcola Rossella. "Dopo un anno e mezzo di pandemia, poteva essere una serata dove c'era un po' più di lavoro per tutti", fa notare Giorgia.

Ma c'è anche chi, invece, difende l'ordinanza e fa notare come l'evento di Muti abbia rappresentato un ritorno di immagine importante: "È tanto difficile capire che gente che passa anche solo a bere una birra o mangiare un gelato fa rumore? Auto, moto, gente che chiacchiera… fa rumore non per l’atto di bere o mangiare, ma per tutto ciò che ne consegue! Per un paio di serate non succede nulla, di certo non si tratta di 10mila euro di incasso. Nei giorni prima e dopo e durante la giornata pensate che chi ha lavorato a questo evento non abbia portato soldi a Lugo? Non hanno soggiornato, mangiato, bevuto una birra o mangiato un gelato? E il ritorno di immagine ve lo spiego facile: piuttosto che andare in altro posto, magari qualcuno sarà anche interessato a vedere dove si è tenuto quel concerto, oppure qualcun altro lo sceglierà come location per un concerto, un evento o altro", replica ai commenti polemici Giorgia. "Io ritengo solamente che un evento di questo genere valga il sacrificio economico, certamente poco rilevante, di qualche esercente che, comunque sia, potrebbe avere usufruito della presenza di alcune decine di persone, lavoratori Rai, per diversi giorni", aggiunge Bruno. "Il ritorno di immagine che avrà Lugo sfamerà i negozianti? Specialmente dopo così tanti mesi di chiusura forzata? Se la gelateria era mia, il sindaco per farmi chiudere mi dava l’incasso della sera, oppure si attaccava al tram", conclude laconico Andrea.

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