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Cronaca

Nell'estate del 2015 il Parco Archeologico di Classe avrà la sua prima stazione di visita

Saranno realizzate tutte le strutture e gli apparati per l’allestimento dell’intera area archeologica, i cui lavori sono stati affidati da RavennAntica

Presentato l’avvio dei cantieri di allestimento che consentiranno la piena e funzionale fruizione della prima stazione del Parco Archeologico di Classe, che sarà inaugurata nell’estate 2015. Questi interventi sono stati interamente progettati dal gruppo guidato dall’architetto Daniela Baldeschi, che la Fondazione RavennAntica ha individuato nell’ambito di un concorso di Idee. "Con la consegna dei lavori di allestimento dell’antico Porto Tardoantico e Bizantino e la partenza pressoché contestuale, in area archeologica, di tre cantieri, siamo entrati nell’ultima fase del percorso che si concluderà con l’inaugurazione, nell’estate 2015, della prima stazione del Parco", affermano il sindaco Fabrizio Matteucci, il presidente della Provincia, Claudio Casadio e Elsa Signorino, presidente della Fondazione RavennAntica.

"Un obiettivo atteso - aggiungono - frutto di un lavoro complesso e oltremodo impegnativo. Al di là delle semplificazioni romantiche che spesso l’archeologia suscita e induce, l’allestimento di un’area archeologica come quella dell’Antico Porto esige competenze e operatività innovative nel campo delle attività di scavo, del restauro, dell’assetto idrogeologico, del ripristino del paesaggio, della scelta di materiali ecocompatibili per i percorsi di visita, dell’utilizzo di nuove tecnologie".

"Siamo e restiamo convinti che la cooperazione fra istituzioni diverse sia un valore aggiunto, che fa la differenza: l’unica opzione possibile per realizzare esiti, sul versante della tutela del patrimonio, altrimenti non conseguibili - aggiungono -. Contestualmente al completamento dell’allestimento, stiamo lavorando all’adozione di modalità di gestione innovative dell’Antico Porto, per intercettare al meglio le nuove domande di Turismo culturale e sperimentare forme originali di integrazione con il turismo ambientale del Parco del Delta e con il turismo balneare della costa. E per riallacciare, infine, i legami che ancora uniscono l’antico porto a quello attuale. Restituire alla fruizione pubblica le testimonianze archeologiche dell’Antico Porto è un valore per la nostra comunità, un’opportunità per accrescere l’attrattività della nostra città e del suo territorio. La testimonianza, se mai ce ne fosse bisogno, che antico e contemporaneo, lungi dall’essere contrapposti, si alimentano a vicenda".

"La valorizzazione dell’area archeologica del porto tardoantico e bizantino di Classe è da tempo uno dei progetti strategici ai quali la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna tiene in modo particolare, anche in termini di risorse (il nostro sostegno ammonta a 1,8 milioni di euro), come occasione di recupero e valorizzazione della memoria storica e come sperimentazione di nuove forme di conservazione e gestione del patrimonio storico-artistico ed archeologico della comunità ravennate - afferma Marco Cammelli, presidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna -. Le attività per l’allestimento dell’antico porto tardoantico e bizantino sono cominciate nel 2010 e hanno coinvolto molti soggetti: in primo luogo la Fondazione RavennAntica, poi la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna, la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, la Fondazione Flaminia, l’Università di Bologna, il Comune e la Provincia di Ravenna. Oggi registriamo con piacere la consegna dei lavori nei tre cantieri e sottolineiamo l’importanza della cooperazione, unica condizione che consente esiti innovativi e obiettivi ambiziosi come questo".

I LAVORI - Saranno realizzate tutte le strutture e gli apparati per l’allestimento dell’intera area archeologica, i cui lavori sono stati affidati da RavennAntica, con fondi messi a disposizione dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e da Arcus, alla Ceir Soc. Cons. Cooperativa di Ravenna. E' previsto inoltre l'intervento di valorizzazione del nuovo ingresso e altri interventi a verde nell’area archeologica, i cui lavori sono stati affidati dal Comune di Ravenna, con fondi messi a disposizione da GAL Delta 2000 Soc. Cons. Arl, alla Fea di Castelfranco Emilia (Modena); la realizzazione degli apparati multimediali all’interno dell’edificio situato all’ingresso dell’area archeologica, i cui lavori sono stati affidati dalla Provincia di Ravenna, con fondi provenienti da Hera-Ipa Adriati, alla Space di Prato.

La realizzazione del Parco Archeologico di Classe, per la complessità del progetto e per l’entità dell’area oggetto degli scavi archeologici, ha richiesto una pluralità di interventi da eseguire nel lungo periodo. Tale attività è consistita in scavi programmati, in interventi di conservazione e restauro delle strutture e in progetti di valorizzazione per la restituzione alla fruizione pubblica. Dopo la ripresa delle attività di scavo nel corso del 2012 RavennAntica ha realizzato il nuovo impianto idrico dell’area archeologica. L’individuazione dell’impresa esecutrice è avvenuta attraverso l’espletamento di una gara di affidamento delle opere progettate dalla ditta EnserSocietà di Ingegneria. I lavori si sono conclusi a novembre 2012. Si è trattato di interventi volti a consentire il corretto governo delle acque superficiali e di falda nell'area archeologica.

La Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna e la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna hanno progettato, affidato e diretto i lavori di restauro della quasi totalità dell’area archeologica che, per la parte di loro competenza, si sono conclusi alla fine del mese di ottobre 2013. Il completamento di questi lavori di restauro e consolidamento era presupposto necessario e indispensabile per la successiva consegna dell’area per l’esecuzione dei lavori di allestimento per la fruizione turistica.

Nel corso dei mesi di marzo e aprile 2013 la Fondazione RavennAntica ha concluso la parte di interventi residuale di sua competenza per il consolidamento e restauro. Anche in questo caso si è trattato di interventi volti al recupero funzionale delle strutture
archeologiche in relazione al successivo allestimento dell’area. Nel mese di giugno 2013 il gruppo di progettazione guidato dall’architetto Baldeschi, ha consegnato, dapprima a RavennAntica, e poi per suo tramite a tutti i soggetti istituzionali coinvolti il progetto esecutivo per l’allestimento dell’area archeologica. E la Fondazione RavennAntica ha successivamente espletato il relativo bando di gara .

Uno stralcio funzionale del progetto esecutivo riguardante il nuovo ingresso dell’area archeologica è stato ammesso al finanziamento nel bando di gara indetto dal Gal Delta 2000. Attualmente, infatti, l’ingresso all’area è ubicato lateralmente e, per accedervi, il visitatore deve camminare in mezzo alla strada (in merito si rimanda alla scheda dell’architetto Baldeschi, presente in cartella). L’Amministrazione Provinciale ha svolto la procedura di gara finalizzata a selezionare l’operatore economico per la realizzazione degli apparati del centro visite multimediale all’interno dell’area archeologica.

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