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Cronaca

Nella casa dell'orrore, una cancellata di fiori e messaggi per ricordare il dramma di Giulia

Bigliettini e omaggi per ricordare Giulia Ballestri, barbaramente uccisa nella villa di famiglia di via Padre Genocchi il 16 settembre scorso.

Nella casa dell’orrore di via Padre Genocchi, dove Giulia Ballestri è stata uccisa il 16 settembre (delitto per il quale è accusato il marito Matteo Cagnoni), continuano ad arrivare fiori, bigliettini, candele votive. Il dramma ha scosso notevolmente l'opinione pubblica e in molte, donne soprattutto, hanno voluto segnalare così la loro partecipazione al dolore per la morte della mamma di tre figli, uccisa con un'inaudita violenza.

Biglietti per Giulia nella casa dell'orrore

Messaggi di chi la conosceva, magari avendola incontrata qualche volta al parco, ma anche di chi non l’aveva mai vista ma è rimasto scosso dalla tragedia. "Quando hai provato a volere un po' di felicità, sei stata uccisa" si legge in una lunga lettera scritta da qualcuno che si firma "una mamma".
Tutti, comunque, esprimono una preghiera: quella che Giulia possa trovare pace e che possa vegliare su chi l’aveva amata.

C'è chi scrive nei biglietti dei passaggi di testi sacri, chi ricorda delle parole di Papa Francesco, chi anche si esprime severamente sul marito Matteo Cagnoni, che attualmente si trova in carcere come unico accusato della sua morte. I tanti messaggi, protetti da plastiche trasparenti accompagnano mazzi di fiori che sono già sfioriti, segno del tempo che passa più velocemente rispetto al dolore che è rimasto inciso nei suoi cari.

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