La bomba da 500 libbre non fa più paura: neutralizzata in mare aperto
L'imbarcazione era stata fatta ormeggiare nell'avamporto di Ravenna in una banchina del Terminal Crociere
E' stata neutralizzata dai palombari del Nucleo Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi di Ancona la bomba d'aereo americana da 500 libbre della Seconda Guerra Mondiale finita martedì scorso nelle reti di un peschereccio di Cesenatico durante una battuta di pesca. Lunedì sono state portate a termine le procedure operative per il brillamento, con il posizionamento di una controcarica di circostanza applicata dai palombari durante una delicata immersione. L'imbarcazione era stata fatta ormeggiare nell'avamporto di Ravenna in una banchina del Terminal Crociere. All'indomani del rinvenimento dell'ordigno, gli artificieri del gruppo operativo subacquei di Comsubin lo avevano portato in un'area di sicurezza così da rendere fruibile l'avamporto di ravennate e svincolare il peschereccio.
"Quest'operazione, come molte altre attività condotte dal personale del Gruppo Operativo Subacquei, si inserisce nell'ambito delle capacità che la Marina Militare mette al servizio della collettività, della salvaguardia del mare e delle acque interne al Paese garantendo inoltre, specialmente in località turistiche, la giusta cornice di sicurezza che consente alla popolazione di vivere in tutta serenità i momenti di vacanza - spiegano dalla Marina -. E’ da sottolineare che in tutta Italia soltanto nel 2016 sono stati individuati e distrutti 12.400 ordigni, mentre sono già oltre 2.500 quelli rimossi a partire dal pruimo gennaio, numeri che non tengono in considerazione gli oltre 4.000 proiettili di calibro inferiore ai 40 millimetri che sono stati rimossi dai nostri mari, laghi e fiumi in questi primi sei mesi dell’anno". I Palombari di Comsubin raccomandano a chiunque dovesse imbattersi in manufatti, con forme simili a quelle di un ordigno esplosivo o parti di esso, "di non toccarli o manometterli in alcun modo, denunciandone il prima possibile il loro ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri".