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Cronaca

Meteo, tutto sulla neve di lunedì. "Sulla pianura romagnola tra 0 e 5 centimetri"

L'Emilia Romagna si prepara alla perturbazione nevosa prevista per lunedì. Se sul settore centro-occidentale i fiocchi cadranno copiosi, con possibili disagi

L'Emilia Romagna si prepara alla perturbazione nevosa prevista per lunedì. Se sul settore centro-occidentale i fiocchi cadranno copiosi, con possibili disagi, sul settore centro-orientale le nevicate si trasformeranno in pioggia. Pierluigi Randi, meteorologo/previsore di MeteoCenter.it/Meteoromagna.com, annuncia per le città romagnole un range di neve che oscillerà tra 0 e 5 centimetri, mentre sui rilievi sono attese precipitazioni più importanti

Pierluigi Randi in tv non si fa altro che sentire parlare dalla nevicata di lunedì. Cosa ci può dire a riguardo?
Il tipo di circolazione prevista per lunedì è di quelle che normalmente penalizza maggiormante le regioni settentrionali, segnatamente a nord del Po. Aria mite ed umida in quota meno densa e più leggera, sospinta dall'avanzare di una perturbazione atlantica proveniente dalla Francia, sarà costretta a scorrere al di sopra dell'aria fredda affluita nei bassi strati in questi giorni, determinando un'estesa copertura nuvolosa e precipitazioni in prevalenza nevose. In tal senso città come Milano, Pavia, Piacenza, Parma e Reggio potranno acumulare anche una ventina di centimetri di neve al suolo, così come le aree del veneto centroccidentale. Pertanto sarebbe buona norma evitare di mettersi in viaggio in quelle zone se non strettamente necessario.

Emilia sotto la neve, mentre per il nostro territorio cosa ci può dire?
Per la Romagna la previsione è affetta da un maggiore margine di incertezza per due motivi essenziali: in primo luogo le precipitazioni attese potrebbero essere meno consistenti per la presenza di correnti meridionali alle quote mediobasse che, superando l'arco appenninico, inibiranno parzialmente i fenomeni per un leggero effetto "fohn". In secondo luogo la depressione al suolo, che è attesa alquanto profonda e con minimo tra mar Ligure ed alto Tirreno, disporrà nei bassi strati venti di scirocco relativamente miti.

E quale sarebbe il loro effetto?
Tali venti, risalendo l'Adriatico da sud-est, penetrano sovente con facilità cul comparto romagnolo, specie ravennate e fascia costiera, determinerebbero un eccessivo aumento delle temperature ed un rialzo del livello dello zero termico in grado di trasformare in pioggia le precipitazioni. In una prima fase però l'aria nei bassi strati sarà ancora alquanto secca, eredità delle masse affluite dal nord Europa in questi giorni, per cui il raffreddamento della colonna d'aria operato dalla fusione/sublimazione dei fiocchi di neve in caduta nell'aria secca, potrà limitare l'incremento termico operato dai flussi sciroccali e consentire deboli nevicate.

Quindi...
In linea di massima si potrebbe manifestare una partenza in neve (mattinata) quasi fino alle coste ed una successiva evoluzione in pioggia allorquando la colonna d'aria sarà diventata quasi satura (pomeriggio). Successivamente, con la rotazione dei venti da scirocco a venti di provenienza occidentale (tardo pomeriggio), le precipitazioni potrebbero tornare nevose a partire da faentino e forlivese, ma con intensità debole ed a carattere intermittente. Peraltro questa ultima ipotesi non ha elevate probabilità di manifestarsi, dipenderà molto da quanto avrà scaldato l'aria la precedente sciroccata. Previsione complessa quindi, mentre per l'Emilia sarà sicuramente neve.

Quanti centimetri potrebbero cadere?
Per le nostre località di pianura e costiere è improbabile che venga superato il range 0-5 cm poichè la possibilità di pioggia sarà sempre in agguato e nel complesso sono attese precipitazioni poco consistenti. Nevicate abbondanti si avranno su crinale appenninico.

In ogni caso sarà un lunedì difficile per chi si sposta verso nord...
Certamente a nord del Po ed a ovest di Imola potrebbe essere una giornata "difficile", anche perchè sarà proprio in quelle aree che le temperature saranno più favorevoli a precipitazioni nevose grazie alla mancanza dei venti di scirocco i quali difficilmente penetrano così all'interno.

La costa sembrerebbe "tagliata" fuori da accumuli, c'è però il rischio di mareggiate?
Il rischio di mareggiate sulla nostra costa è elevato, poichè lo scirocco è un vento che percorre in tutta la sua lunghezza l'Adriatico e solleva onda lunga facendo salire il livello del mare; si avranno raffiche alquanto intense fino a metà/tardo pomeriggio ed il mare diverrà agitato; moto ondoso in attenuazione dalla serata.

Per i prossimi giorni saranno possibili altre nevicate?
Martedì avremo un miglioramento con nuvolosità irregolare, a tratti consistente, ma scarso rischio di precipitazioni, al più deboli nevicate solo su rilievi; temperature in aumento nei valori minimi; invariate in quelli massimi, venti deboli occidentali. Mercoledì è possibile un nuovo peggioramento con piogge sparse, specie tra pomeriggio e notte, e nevicate sui rilievi da quota 400/500 m; in seguito a parte una nuvolosità ancora presente avremo scarso rischio di precipitazioni.

Sul lungo medio-termine, sono attese altre ondate di freddo oppure l'inverno è destinato ad lento declino?
L'inverno per ora non mostra segnali particolarmente forti circa un suo declino; peraltro, a parte gli ultimi giorni, da inizio gennaio ha presentato un decorso piuttosto mite (gennaio con anomalie termiche positive su base regionale intorno 0.7/0.9°C). Gli scenari a medio lungo termine evidenziano la possibilità di afflussi di aria continentale provenienti da nord-est, non gelida ma in grado di determinare un trend termico su valori leggermente inferiori alle medie del periodo, ciò a causa della prevalenza di campi di alta pressione su Europa settentrionale in grado di richiamare aria proveniente dal comparto russo-balcanico, dove però non stazioneranno le masse gelide che si ebbero nel febbraio 2012, dunque si tratterebbe di aria solo moderatamente fredda e secca.

Una sua opinione personale, non è che la meteorologia sta diventando una sorta di business sul web? Molti siti web talvolta azzardano titoli eclatanti in rosso che mettono anche non poca apprensione....
E' esattamente così. Purtroppo internet ha da un lato il pregio di ampliare l'offerta delle informazioni anche in ambito meteorologico, dall'altro il proliferare di siti essenzialmente commerciali (molti click, molte entrate, specie grazie alla pubblicità) ha qualitativamente assai peggiorato l'offerta stessa, per cui occorre fare molta attenzione alle fonti cui attingere. In particolare un sito molto noto e cliccato, ma che sotto il profilo scientifico è di basso profilo e dal quale la comunità scientifica ha da tempo preso le distanze, predilige, proprio per tornaconto commerciale e per ampliare la propria visibilità in rete, una meteorologia "urlata", ricca di enfasi e vocata continuamente all'ingigantire a prescindere qualsiasi evento, anche quelli del tutto normali. L'atteggiamento, per quanto moralmente e professionalmente esecrabile, è molto vantaggioso commercialmente parlando: si è spesso nelle prime pagine è si può contare sul fatto che se la previsione urlata avrà successo pioveranno lodi e meriti (il che accade raramente); se sarà errata (molto più spesso) dopo pochi giorni nessuno se lo ricorderà, a parte coloro che operano nel settore.

Cosa consiglia di consultare?
Bisogna fare attenzione a selezionare le fonti di informazione; dal canto nostro cerchiamo di operare nel massimo rispetto della disciplina, che è comunque complessa, senza cedere alle sirene del click facile o della notorietà a tutti i costi; ma senza voler cadere nel conflitto di interessi, ricordo che in regione abbiamo anche il miglior servizio meterologico civile italiano, vale a dire il servizio meteorologico regionale di Arpa-SIMC, la cui serietà e competenza è inappuntabile. Insomma le alternative non mancano, ma occhio agli "urlatori meteo", molto fumo e poco arrosto; meglio magari sbagliare (l'errore potrà sempre esserci fin quando si chiameranno previsioni meteo e non certezze meteo) ma almeno con la coscienza in ordine.

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