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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Nomi delle vie, Ravenna ha il primato italiano per le date storiche

A Ravenna e nelle sue frazioni, i nomi stradali legati a date storiche sono 24, record nazionale per un Comune, e per oltre la metà caratterizzati dall'indicazione anche dell'anno

E’ “1° maggio”, celebrazione della festa del lavoro, la data più diffusa tra le vie e le piazze dell’Emilia Romagna: è quanto emerge da una analisi svolta da Seat PG Italia in collaborazione con Enzo Caffarelli, direttore della Rivista Italiana di Onomastica (RIOn) e coordinatore scientifico del Laboratorio internazionale di Onomastica dell’Università di Roma Tor Vergata, grazie alle informazioni di Tuttocittà. Seguono, nella classifica delle date più diffuse tra le vie e le piazza della Regione, “XV Aprile” e “IV Novembre”.

RAVENNA, UN CASO UNICO
A Ravenna e nelle sue frazioni, i nomi stradali legati a date storiche sono 24, record nazionale per un Comune, e per oltre la metà caratterizzati dall’indicazione anche dell’anno: piazza “V Gennaio” ricorda l’anniversario della Liberazione della frazione Sant’Alberto; via “XXIV Gennaio 1979” commemora l’assassinio del sindacalista Guido Rossa; via “IX Febbraio” fu così chiamata sin dal 1908 per rammentare la proclamazione della Repubblica Romana nel 1849; via “XIII Marzo 1987” è il ricordo dell’incendio della nave “M. Montanari”, in cui perirono tredici operai; via “XXVIII Maggio 1974” è la data della strage di piazza della Loggia a Brescia; via “XIII Giugno” corrisponde al giorno del 1859 in cui ebbe termine a Ravenna il governo pontificio e risale al 1882 (uno dei più antichi cronodomini italiani); via “XIV Luglio” rammenta la presa della Bastiglia; via” II Agosto 1980” (in località Fosso Ghiaia) e l’omonima piazza in loc. Mandriole, la strage della stazione di Bologna; via “IV Agosto 1849” la morte di Anita Garibaldi, avvenuta nei pressi di Mandriole; via “IV Agosto 1974“ la strage sul treno Italicus (si noti lo stesso giorno del calendario nello stesso comune, ma in gfrazioni distinte); la rotonda “XI Settembre 2001” gli attentati terroristici negli Stati Uniti; via “XXII Ottobre 1944” la liberazione dai nazifascisti da parte degli alleati e dei partigiani del paese di San Zaccaria; via “XXX Ottobre 1944” quella del centro di Santo Stefano; il parco “IX Novembre 1989” corrisponde alla caduta del Muro di Berlino; piazza “V Dicembre 1944” alla liberazione della città di Ravenna; via “VI Dicembre” 1944 alla battaglia di Porto Corsini, in passato scalo portuale e frazione di Ravenna; via “XII Dicembre 1969” alla strage di piazza Fontana a Milano; si aggiungano il parco “VIII Marzo”, la via “XXV Aprile”, i viali “Iº Maggio” e “XXIV Maggio”, la via “II Giugno 1946”, la piazza “XX Settembre” (dal 1882) e naturalmente un viale “IV Novembre”.

“Il caso di Ravenna è particolare, ma rientra nella strategia toponomastica del Comune – spiega Caffarelli – che, anche a causa delle numerose frazioni, conta un numero molto elevato di aree di circolazione denominate. E vi trovano posto gruppi a tema molto originali, come quelli dedicati ai mestieri del mare, alle imbarcazioni e agli animali marini, c’è più spazio che altrove per i personaggi femminili e maggiore attenzione perfino ai desideri dei bambini. Ma in tutta la regione le date nelle insegne stradali sono numerose. Molte, come altrove, sono legate alla Seconda guerra mondiale, altre rivivono eventi del Risorgimento e dell’Unità d’Italia con il progressivo distacco di città dallo Stato Pontificio e conseguente annessione al Regno dei Savoia. Ci sono ricordi di fatti drammatici, come l’uccisione di cinque operai reggiani da parte della polizia durante una manifestazione sindacale il 7 luglio 1960. E date festose, come nel Modenese l’entrata in vigore della Costituzione (1º gennaio 1948) a Formigine, o la ricostituzione del comune autonomo a Palagano il 23 dicembre 1957”.

UNA FOTOGRAFIA DELL’EMILIA ROMAGNA – LE DATE STORICHE NELLE INSEGNE STRADALI
In Emilia Romagna le diverse date del calendario ricordate nelle strade italiane coprono quasi l’intero calendario: le vie e le piazze con una data sono 908 in totale, ossia oltre 100 per provincia, e precisamente: Bologna 152, Modena 140, Reggio Emilia 124, Ravenna 109, Ferrara 104, Parma 101, Forlì-Cesena 67, Piacenza 57 e Rimini 54. Nel dettaglio, vi sono strade e piazze intitolate ad almeno 86 diverse date, e la maggior parte si trova in un solo municipio. Talvolta una stessa data si riferisce, in comuni diversi, a fatti differenti. La data più frequente in Emilia Romagna è il “1º Maggio” con 205 presenze. Segue il “XV Aprile” con 196 strade o piazze così denominate. Il “IV Novembre” è la terza data, con 175 presenze. Seguono poi il “XX Settembre” (83), il “II Giugno” (79), il “XXIV Maggio” (43) e l’”VIII Marzo” (38).


Tra i comuni emiliani e romagnoli, figurano alcune date storiche con doppio significato: per esempio le vie “16 Marzo” commemorano in genere la strage della scorta di polizia di Aldo Moro e il rapimento dello statista da parte delle Brigate Rosse; ma a Ferrara la via “XVI Marzo 1853” ricorda la fucilazione per delitto di alto tradimento, da parte degli Austriaci, dello studente di medicina Domenico Malaguti, del possidente Giacomo Succi e del negoziante Luigi Parmegiani (fucilati anziché impiccati per mancanza di boia). L”’11 Settembre” è in vari comuni quella delle stragi terroristiche negli Stati Uniti del 2001, ma a Saludecio (Rimini) la  piazza “XI Settembre 1859” ricorda l’arrivo delle truppe del generale Cialdini e il distacco anche del territorio di Saludecio e Montegridolfo dallo Stato della Chiesa con l’adesione alle cosiddette Province dell’Emilia che nel marzo 1860 si sarebbero unità al Regno di Sardegna di Vittorio Emanuele II. E due date identiche si trovano perfino nella stessa città a Ravenna: il “4 agosto 1849”, la morte di Anita Garibaldi, avvenuta nei pressi di Mandriole; e il “4 Agosto 1974” la strage sul treno Italicus.

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