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Cronaca

"Non sono contro i vaccini, ma non lo rifarei a mia figlia: forse oggi starebbe meglio"

Arianna è una ragazza di 23 anni di Ravenna che quando aveva tre mesi ha sviluppato un'encefalopatia, una malattia caratterizzata da un'alterazione anatomo-fisiologica dell'encefalo

Arianna è una ragazza di 23 anni di Ravenna che quando aveva tre mesi ha sviluppato un'encefalopatia, una malattia caratterizzata da un'alterazione anatomo-fisiologica dell'encefalo. "A tre mesi Arianna ha fatto il primo vaccino obbligatorio, l'esavalente (per difterite, tetano, pertosse, poliomielite, epatite B e influenza di tipo B) - racconta Marina, la madre di Arianna - Prima di quella vaccinazione mia figlia era una bambina vispa, allegra, teneva su la testa, non aveva mai manifestato alcun tipo di problema. A distanza di due o tre giorni dal vaccino, Arianna ha iniziato a piangere in maniera continua, giorno e notte. Abbiamo notato che non riusciva più a reggere dritta la testa, tendeva a fissare la luce, a tenere sempre le mani sul petto e quando la chiamavamo non si girava più".

Da quel momento, Marina e suo marito iniziano a girare tutta l'Italia insieme alla piccola Arianna per cercare di capire che problema avesse sviluppato la loro figlia. "Avevo appena smesso di allattarla al seno perchè mi avevano trovato un nodulo, tutti mi dicevano che la causa era quella - continua Marina - Io non ci credevo. Quando dicevo che questo problema era sorto pochi giorni dopo la vaccinazione, i medici dicevano che le due cose non erano correlate e mi è stato detto che non riuscivo ad accettare il danno che aveva colpito mia figlia, che ero depressa". Arianna continua, nel frattempo, a fare gli altri vaccini obbligatori. A 12 mesi i medici di un ospedale di Bologna diagnosticano alla piccola un'encefalopatia. Arianna cresce così su una carrozzina per via di un ritardo psicomotorio.

"Voglio essere chiara - conclude Marina - Non sono contro i vaccini, o almeno non completamente: probabilmente Arianna era predisposta. A quei tempi non si parlava tanto dei pericoli legati ai vaccini, non era così semplice reperire informazioni. Se fossi stata informata meglio Arianna avrebbe comunque sviluppato la malattia, ma almeno a  livello cognitivo, forse, starebbe meglio. Quello che consiglio ai neo genitori è quello di informarsi tanto e di valutare di vaccinare il figlio quando ha già qualche anno, e non a pochi mesi come invece succede nella maggior parte dei casi".

Continua a leggere ===> A Ravenna no vax-choc: "Medici indottrinati, vaccini dannosi e anche l'Aids non esiste"

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