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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Faenza

Faenza si prepara ad accogliere la nuova Cittadella dello sport: a breve i lavori

Il progetto complessivo costerà 3,6 milioni di euro, di cui 2 milioni e 900mila euro saranno finanziati attraverso il Pnrr

I lavori per la costruzione della nuova Cittadella dello sport alla Graziola a Faenza non sono ancora cominciati. Sono infatti in corso gli approfondimenti amministrativi propedeutici all’assegnazione dei lavori che interesseranno il complesso sportivo e che presumibilmente inizieranno entro la fine dell’anno.

Il progetto, presentato lo scorso anno, prevede la creazione di vialetti ciclopedonali che collegheranno i due campi da calcio, il campo da rugby, il campo da baseball, la pista di atletica e i due nuovi campi da calcio a cinque coperti e in erba sintetica. Sono previste inoltre la creazione di aree verdi attrezzate per i “work out” ovvero gli esercizi da svolgersi all’aria aperta nelle aree immediatamente adiacenti ai vialetti. Inoltre si procederà alla riqualificazione degli spogliatoi esistenti e, visto il largo utilizzo dell’impianto da parte delle società sportive, saranno realizzati anche nuovi spogliatoi, in particolare al servizio del campo da rugby.

Sarà infine realizzata una struttura rispondente ai recenti criteri di risparmio energetico in cui sarà presente una cucina. Tale struttura, denominata Club House, fungerà da punto in cui si favorirà l’aggregazione, e nello specifico potrà essere utilizzata per il cosiddetto ‘terzo tempo’, momento in cui le squadre socializzano dopo aver disputato il match. Inoltre saranno creati ambienti specifici destinati all’utilizzo delle società, e locali tecnici perché l’intero impianto sarà interessato da adeguamenti e migliorie non soltanto sul piano dell’illuminazione.

"Siamo contenti della realizzazione di questo progetto per tanti motivi - commenta l'assessora al Bilancio e Lavori pubblici Milena Barzaglia - Innanzitutto era uno dei nostri punti del programma elettorale, è il primo progetto un po' grande del Pnrr che sta per partire e la prima messa a terra è emozionante. È un progetto molto interessante sia dal punto di vista dello sport che di condivisione di alcuni spazi da parte di tutte le società sportive, c'è un'armonizzazione anche nel modus operandi e non solo architettonica. C'è tanta inclusione, tutte le società sportive hanno collaborato, è stato un progetto partecipato nella costruzione e questo modo di fare lo abbiamo poi ripetuto in altri progetti. Sono tante discipline con calendari diversi, è chiaro che è complesso, ma quindi ancora più bello".

600mila euro in più

Un progetto che inizialmente doveva costare 3 milioni di euro, di cui 2,5 finanziati con risorse Pnrr e i restanti messi dall'ente, ma l'impegno di spesa in virtù dell'aumento delle materie prime e del costo dei materiali ammonterà a circa 600mila euro in più, vista anche la delibera della giunta con la quale è stato ratificato un maggior finanziamento pari a 400mila euro per parte Pnrr, e 200mila euro in più saranno invece investiti dalla municipalità per la ristrutturazione della zona dove sorge la pista di atletica che sarà completamente rifatta. Questi ultimi lavori dovevano già prendere il via, ma si è ritenuto più opportuno attendere l’assegnazione degli stralci anche per il resto dell’opera. Nei mesi scorsi inoltre, durante gli scavi archeologici propedeutici al via libera dell’opera, il ritrovamento di un piccolo ordigno bellico aveva sospeso per pochi giorni la prosecuzione delle verifiche, poi proseguite nei termini.

"Il progetto ha avuto un maggior costo e il Pnrr ci ha riconosciuto i maggiori costi che abbiamo richiesto, visto che c'è questa possibilità di cui abbiamo usufruito - precisa Barzaglia - È chiaro che potrebbero esserci problemi di prezzo, ma c'è la possibilità di chiedere un'integrazione al ministero che riconosce in base a dei calcoli specifici. Eventualmente si possono apportare alcune modifiche al progetto in certi casi, si possono ridurre alcune cose".

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Stando a quanto riferito da Palazzo Manfredi, l’inizio del cantiere dovrebbe essere questione di qualche mese, e i vari stralci dovranno essere concordati anche in base alle attività delle società sportive, per evitare la promiscuità di cantiere e svolgimento dell’attività. Nel frattempo sono in corso anche valutazioni in merito alla futura gestione dell’impianto, oggi in capo al Consorzio Graziola, ovvero l’organismo composto da tutte le società che svolgono attività all’interno della Graziola. Proprio per questo nei mesi scorsi le società sportive utilizzatrici che non erano all’interno del Consorzio sono state incluse nell’organismo, così come erano state tutte sentite, in fase di progettazione, al fine di poter mettere nero su bianco tutte le varie esigenze.

Tra le società che compongono il consorzio c’è il Faenza Rugby, di cui è presidente Andrea Sirotti, il quale ha recentemente rimarcato la validità del progetto: “E’ una cosa eccezionale. Gli interventi che saranno eseguiti e riguardanti il rugby sono essenziali, in particolare per gli spogliatoi perché era complesso gestire prima due spogliatoi insieme al calcio. Come ricaduta l’investimento ritornerà sugli altri sport. La club house dove si svolgerà il terzo tempo, in Inghilterra ce l’hanno tutte le società di calcio e di rugby, un luogo di aggregazione importante. Noi di solito diamo da mangiare a non meno di 60 persone, avrà uno sviluppo nella zona spogliatoi ma anche all’esterno. Noi quando facciamo i tornei del mini-rugby arrivano contemporaneamente 350 bambini, sicuramente avere un punto di appoggio ci dà una gran mano. Siamo molto contenti”.

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