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Cronaca

Nuova Ravegnana, il sindaco punta ad adeguare il vecchio tracciato: "Ma serve l'accordo con Forlì"

Altri progetti troppo costosi o troppo impattanti sul territorio. Per Verlicchi de La Pigna altre ipotesi sono state bocciate "per volontà politica"

Continuano le discussioni sul futuro della Ravegnana e quindi sull'annoso problema del collegamento tra Ravenna e Forlì. Nel pomeriggio di lunedì si è riunita infatti la Commissione consiliare 3 “Assetto e Territorio” per discutere le proposte redatte da Anas sui lavori da realizzare per un miglior collegamento stradale tra i due capoluoghi romagnoli.

La discussione sulla "nuova Ravegnana" richiesta da alcuni consiglieri di opposizione viene aperta da Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna, che sottolinea come ci si debba concentrare su tre proposte fatte da Anas, ovvero l'adeguamento e riqualificazione dell’attuale tracciato (per un costo di 77 milioni), la nuova strada parallela ad esso sulle campagne di Ravenna e Forlì (133 milioni) e la nuova strada tra la E45 e Forlì sul fronte opposto del fiume Ronco (195 milioni).

"Tutte le forze politiche si sono battute per accendere i riflettori su questa tematica - afferma il sindaco Michele De Pascale, che ammette un parziale pessimismo sull'intervento di Anas - Al momento Anas ha già in progetto 100 milioni di euro da spendere sul Comune di Ravenna, che però non sono ancora stati spesi. Siamo lontani ancora da qualsiasi atto concreto". Il primo cittadino di Ravenna poi chiarisce un punto: "Per la nostra amminastrazione la priorità è il completamento della statale Adriatica, proprio perché si tratta del completamento di un progetto avviato, per il quale mancano due tratti ancora non finanziati del territorio di Ravenna". Tuttavia de Pascale si dice convinto che con Anas si possa andare avanti con entrambe le opere: la variante di Mezzano che riguarda la statale 16 e la nuova Ravegnana. "L'importanza è trovare un accordo fra Forlì e Ravenna - rimarca il sindaco - La promessa che ho preso con il sindaco Zattini è quella di trovare una posizione comune. L'intesa in consiglio comunale è importante, ma è subordinata a questo accordo con la città di Forlì".

Sindaco: ipotesi migliore

"Delle tre proposte avanzare ce n'è una che in termini di costi, fattibilità ed esigenze è più forte delle altre - continua De Pascale - ovvero il rifacimento dell'attuale Ravegnana che ha "una serie di vantaggi: è la meno onerosa, è quella che ha meno impatto in termini di consumo di territorio e su settore agricolo". Il sindaco poi precisa che "nel progetto andrebbe aggiunto il nuovo innesto con la statale 16 e una connessione con l'aeroporto di Forlì, che per noi sarebbe molto importante". 

L'ipotesi dell'adeguamento della Ravegnana prevede l’allargamento della carreggiata da 7.5 a 9 metri (categoria della strada C1), la riduzione del numero delle immissioni in carreggiata, l'adeguamento della viabilità locale e la rimodulazione delle intersezioni tramite rotatorie e due tratti in variante locale. Già il 23 agosto scorso il sindaco de Pascale, insieme all’assessore regionale Andrea Corsini, ha dichiarato pubblicamente di preferire e sostenere - tra le tre ipotesi in campo per risolvere il problema di collegamento tra Ravenna e Forlì - la riqualificazione dell’attuale tracciato della Ravegnana.

Il sindaco di Ravenna indica anche quali sono, secondo lui, i punti deboli delle altre due proposte. L'ipotesi della nuova Ravegnana parallela alla vecchia sarebbe da un lato comoda, ma "avrebbe importante impatto economico e conseguenze devastanti per il settore agricolo". La Ravegnana bis tramite la E45 con variante da Casemurate per il sindaco è invece una "Cervese bis", ovvero risponderebbe più a una esigenza di collegamento tra Forlì e Cervia, ed è la meno quotata dallo stesso de Pascale: "I cittadini delle Ville Unite continuerebbero a percorrere la vecchia Ravegnana".

La protesta de La Pigna

La riqualificazione dell’attuale tracciato della Ravegnana è però ritenuta "totalmente inadeguata alle esigenze del traffico attuale e futuro - insiste Veronica Verlicchi, capogruppo de La Pigna - considerando anche il rischio concreto che si verifichino nuove frane, a causa delle frequenti infiltrazioni dell’acqua dell’adiacente fiume Ronco. L’ostinazione con la quale de Pascale continua a rifiutare l’ipotesi progettuale della Ravegnana Bis elaborata dall'ingegner Andrea Barbieri della Pigna è davvero sconcertante. Nel progetto “Ravegnana Bis” si parte dallo svincolo di Osteria - Mirabilandia sulla E45 e si arriva direttamente alla rotonda del casello autostradale di Forlì. Appena 11,9 km di strada, che si realizzano allargando le 3 strade provinciali già esistenti. Un’ipotesi che, se perseguita, consentirebbe di valorizzare, senza attraversarle, le aree artigianali e commerciali delle Ville Unite oggi in grandissima crisi, favorendo investimenti e occupazione".

"La commissione consiliare-  continua Verlicchi - é totalmente inutile in quanto non vi é alcuna ipotesi progettuale da valutare, come conferma la risposta dell’ingegner Massimo Camprini alla richiesta di accesso agli atti del nostro gruppo consiliare. Peraltro, ai componenti della commissione é stato messo a disposizione un solo documento, ovvero un file molto scarno che indica sommariamente dati insufficienti per una valutazione approfondita, compiuta ed esaustiva. Mancano, infatti, documenti fondamentali come la relazione tecnica e progettuale, i tempi di realizzazione di ogni singola ipotesi e sopratutto l’analisi costi e benefici. Ma pur di buttare fumo negli occhi ai ravennati si sperpera denaro per sostenere costi di una seduta di commissione che andava fissata nel momento in cui fosse stato disponibile tutto il materiale per valutare le ipotesi per la Ravegnana".

"Mi chiedo quale sia la discriminante nel decidere quale sia la soluzione migliore - conclude la consigliera d'opposizione - Il costo o il vantaggio? Si è parlato di consumo di suolo, discorsi pretestuosi perché nel caso della variante di Mezzano si tratta di un tratto completamente nuova e non vedo perché non lo si possa fare per la Nuova Ravegnana - non capivamo perché fosse stata scartata l'ipotesi di Ravegnana Bis elaborata dall'ingegner Barbieri, ora lo sappiamo: per volontà politica". L'ingegner Barbieri, padre del progetto della Ravegnana Bis attraverso lo svincolo di Osteria - Mirabilandia sull'E-45, mette inoltre in guardia di fronte al progetto di "rattoppare la vecchia Ravegnana - che potrebbe portare a una continua interruzione della strada - sarebbe un intervento di cui ci potremmo pentire in eterno".

Adeguare la vecchia Ravegnana: pro e contro

Se l'ingegner Barbieri indica il rischio di affrontare i lavori di adeguamento di una strada che ha già dimostrato problemi di frane e il conseguente rischio di un aumento di costi, l'ingegner Alfeo Brugnara della Regione Emilia Romagna chiarisce che l'intervento di consolidazione dell'argine del Ronco è già previsto. Vicino alla posizione del sindaco di Ravenna anche Marco Maiolini del Gruppo Misto, che sottolinea come "realizzando una Nuova Ravegnana su un terreno nuovo passando dalla E45 verrebbero tagliati fuori paesi che attualimente di servono della vecchia Ravegnana".

Alberto Ancarani di Forza Italia concorda con il sindaco sulla necessità di muoversi insieme alla città di Forlì, ma "bisogna decidere se vogliamo giungere al punto in tempi brevi o se vogliamo arrivare alla perfezione. Giungere al compromesso di rendere meno pericoloso e adeguare la vecchia Ravegnana è un intervento alla portata e fattibile in tempi decorosi". Conclude il consigliere d'opposizione: "Mi resta un cruccio: l'assenza di un tracciato ferroviario che a mio avviso resta una gravissima lacuna tra due comuni capoluogo" (sua, nel 2017, la proposta di costruire una nuova linea ferroviaria tra Ravenna e Forlì).

"L'ingegner Brugnara della Regione ci ha fatto capire quello che si può fare e quello che non si può fare - conclude Ancisi di Lista per Ravenna - La strada tra Ravenna e Forlì è quella, è dimostrato. Dobbiamo puntare su proposte sostenibili, affinché queste vengano realizzate".

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