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Cronaca

Dante 'vaccinato' finisce in manette e chiede la carità alle multinazionali: i nuovi murales di Fulcro

Lo street artist 'M Fulcro' è tornato a Ravenna. Sono comparsi domenica mattina in città nuovi murales firmati dall'artista - celebre per le sue opere spesso provocatorie e a sfondo politico

Lo street artist 'M Fulcro' è tornato a Ravenna. Sono comparsi domenica mattina in città nuovi murales firmati dall'artista - celebre per le sue opere spesso provocatorie e a sfondo politico - in cui il soggetto è il protagonista assoluto del 2021 ravennate: Dante Alighieri e le tre cantiche della Divina Commedia, riviste attraverso gli occhi della pandemia che ci ha colpiti nell’ultimo anno. L'artista ha abbinato ad ogni opera alcuni versi delle rispettive cantiche, da cui ha preso ispirazione per la realizzazione dei lavori.

In via Corrado Ricci, ad esempio, è rappresentato un Dante Alighieri 'in Paradiso' (come spiega il cartello accanto al murale) che, reggendo un cartello con scritto 'Ho fame', sembra chiedere l'elemosina a multinazionali quali Amazon, Nike e Gucci, raffigurati sottoforma di angeli.

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In un altra raffigurazione, molto critica, Dante in Purgatorio vicino a Palazzo dei Congressi sembra essere 'placcato' da due persone che indossano la tuta anticovid (con tanto di scritta 'Astrazeneca' su una delle tue) ed essere in procinto di ricevere una dose di vaccino. In un'altra ancora, sulla copertura della Torre Civica, Dante all'Inferno viene arrestato dalla Polizia. Non è la prima volta che Dante 'finisce in manette': già a febbraio l'artista aveva realizzato un murales simile a Roma, nella stazione metro Rebibbia, famosa per il suo carcere.

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"Le opere che raffiguro sono sempre immagini classiche calate nel contemporaneo, in quartieri che hanno un contatto costante con l’illegalità e tutti i rischi che esso rappresenta - ha spiegato M Fulcro a RomaToday - Dante Alighieri arrestato significa che i saperi e i grandi cambiamenti ad oggi sono limitati, contrastati se non repressi dalle autorità stesse. Il periodo che stiamo affrontando ci vede sempre più lesi nelle nostre libertà personali: Dante Alighieri è stato esiliato da Firenze per motivi politici, ma non per questo non è diventato uno dei più importanti scrittori della nostra cultura: ritrarlo nel 2021 mi è sembrata una boccata d’aria fresca".

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