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Cronaca

Nuovi distributori di acqua naturale e gassata al Villaggio San Giuseppe

Le previsioni della sorgente urbana del Villaggio san Giuseppe riguardano, secondo Adriatica Acque, un risparmio di circa 300.000 bottiglie di plastica in un anno, equivalenti a circa 50 di tonnellate di CO2 non emessa in atmosfera. 

E' stata inaugurata oggi al Villaggio San Giuseppe una 'casa dell'acqua' a disposizione dei residenti che vi potranno attingere acqua naturale gratis, e gassata a 5 centesimi al litro. 
La struttura è situata in via Mattei, all'angolo con via lago di Como, ed è stata realizzata dal Comune con il contributo di Eni.

In tanti, fra cittadini, scolaresche hanno assistito martedì mattina al taglio del nastro e agli interventi inaugurali delle autorità presenti: il sindaco Fabrizio Matteucci, i presidenti del Consiglio Territoriale 'Centro urbano', Fiorenza Campidelli, e del Comitato cittadino Sandro Fioravanti. 
Hanno partecipato, inoltre, un rappresentante di Eni, gli assessori alle attività produttive Massimo Cameliani e all'Ambiente Guido Guerrieri, Massimiliano Bega di Enel, il direttore di Adriatica Acque Alberto Sebastiani e due classi dell'Istituto Agrario Perdisa.

La "Casa dell'acqua" del Villaggio San Giuseppe fornisce lo stesso servizio delle tre Sorgenti Urbane già presenti in piazza Zaccagnini e in piazza Medaglie d'oro e a Mezzano, inaugurata il mese scorso. 

Secondo dati forniti da Adriatica Acque i ravennati dimostrano di apprezzare questo servizio che consente alle famiglie di risparmiare, di avere un prodotto di qualità e di contribuire alla salute ambientale grazie alla diminuzione delle bottiglie di plastica. Dal periodo della loro attivazione, 2013 per la sorgente di piazza Zaccagnini e 2014 per quella in piazza Medaglie d'oro, il quantitativo di acqua erogata è di oltre 2.300.000 litri di acqua. Quella di piazza Zaccagnini, a Ravenna ha registrato un consumo di circa 1.760.000 litri (1.233.000 liscia e 517.000 gassata), con un risparmio di circa 1.168.000 bottiglie di plastica e per le famiglie di oltre 324.300 euro. In piazza Medaglie D’Oro, i litri erogati sono stati di oltre 548.000 litri (408.000 liscia e 140.000 gassata), con un risparmio di oltre 365.500 bottiglie di plastica e per le famiglie di circa 103.000 euro. Complessivamente, l’utilizzo di tali sorgenti, ha permesso all'utenza un risparmio di 427.000 euro e ha evitato l'utilizzo di oltre 1.533.000 bottiglie di plastica, corrispondenti alla portata di oltre 1.900 cassonetti. Le previsioni della Sorgente Urbana del Villaggio san Giuseppe riguardano, secondo Adriatica Acque, un risparmio di circa 300.000 bottiglie di plastica in un anno, equivalenti a circa 50 di tonnellate di CO2 non emessa in atmosfera. 

I cittadini potranno controllare la qualità dell'acqua da un monitor installato sulla struttura, che riporterà i risultati delle circa 12.000 analisi annue condotte sull'acquedotto ravennate ed effettuare il pagamento dell'acqua gassata prelevata, la naturale è gratis, o in contanti o con chiave ricaricabile.

“L’acqua fornita dalla  rete pubblica  - ha sottolineato il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci - è buona e  sicura.  Questa è la quarta  struttura per la fornitura di acqua,  in ordine di tempo, che abbiamo inaugurato sul nostro territorio e il  bilancio di questa esperienza,  come confermano i dati è molto positivo:  per la qualità dell'acqua erogata, perché garantisce risparmi alle famiglie e consente di  ridurre i  rifiuti e l’impatto ambientale causato dal consumo dell'acqua in bottiglie di plastica. Ringrazio Eni che ha contribuito in modo fondamentale  a questa iniziativa  dimostrando sensibilità nei confronti della tutela dell'ambiente”. 

L'assessore alle attività produttive Massimo Cameliani, ha sottolineato l'aspetto storico rievocativo dell'iniziativa che "ci fa ricordare Enrico Mattei, fondatore di Eni che scelse Ravenna tra le destinazioni degli impianti industriali. "Oltre alla sua indubbia utilità - ha sottolineato Cameliani - questa casa dell'acqua assume un valore simbolico legato a luogo sorto alla fine degli anni Cinquanta quale sede residenziale del personale dello stabilimento Anic da cui lo stesso Villaggio all'epoca prese il nome. Ringraziamo Eni per aver condiviso e finanziato questo progetto a beneficio dei residenti di questo comparto cittadino". 

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