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Cronaca

Nuovi Sirio, Ancarani (PdL): "Diminuirne gli effetti collaterali"

Dopo averli lungamente annunciati, pare che l’installazione di tre nuovi sistemi per il controllo agli accessi nelle ztl stia per vedere la luce. Il nostro gruppo è da sempre in disaccordo con tale metodo di controllo,

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Dopo averli lungamente annunciati, pare che l’installazione di tre nuovi sistemi per il controllo agli accessi nelle ztl stia per vedere la luce. Il nostro gruppo è da sempre in disaccordo con tale metodo di controllo, non certo perché ritiene che sia giusto che i cittadini violino le regole, ma semplicemente perché lo riteniamo un disincentivo per i ravennati che non si limita a scoraggiare, com’è la sua reale funzione, l’attraversamento delle ztl ma arriva a rendere meno appetibile in generale la frequentazione del centro storico trasformandosi oltreché in un'altra entrata di cassa per il Comune, anche in un elemento depressivo per l’economia della città.

E’ questo il motivo per cui non si può non condividere con le associazioni di categoria la preoccupazione per le conseguenze che ciò comporterà sugli stoici esercizi commerciali che ancora resistono in centro, ma anche – ed è questo un tema che in questo momento è ancora più stringente – sulla sicurezza e sulla sua stessa percezione, che tale installazione determinerà.

In questa ottica, nell’impossibilità di impedire che il progetto vada in porto, ci pare opportuno effettuare almeno alcune proposte di buon senso:
1)    spegnere Sirio (e dunque dimezzare dunque la ztl) solo dalle 20.30 alle 7.30 del mattino in modo da consentire almeno di notte un maggiore passaggio affinchè appaia meno intensa la sensazione di deserto che un’accensione h.24 comporterebbe.
2)    consentire delle finestre di spegnimento di due ore in mattinata e due ore nel pomeriggio per permettere l’accesso almeno per il carico/scarico agli avventori degli esercizi commerciali.
3)    prevedere sin d’ora degli spegnimenti programmati in determinati periodi dell’anno per non instillare nel cittadino quel senso di oppressione permanente che invece una chiusura tout court senz’altro comporterebbe.

Conosciamo perfettamente le obiezioni che ci verranno poste: siete per la violazione delle regole, questo consente di avere più personale di Polizia Municipale disponibile per altri compiti, è un provvedimento già testato in altre città…tutte obiezioni che tendono a non tenere conto delle reali esigenze di un territorio e che mettono in secondo piano la concretezza e le difficoltà del momento che tutti stiamo attraversando.
Da ultimo non va dimenticato lo spreco di denaro che tale installazione comporterà, anche tenendo conto dell’apparecchio collocato in via Cura e inutilizzato da anni - a nostro avviso per fortuna - che potrebbe benissimo essere smontato per essere installato in una delle tre nuove postazioni, diminuendo pertanto il costo generale per la collettività.
                                                    
 

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