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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Coprifuoco alle 22, ecco quando riaprono ristoranti, cinema, palestre e piscine

Già dal 26 aprile nelle zone gialle sarà consentita l'attività sportiva anche di squadra e di contatto come il calcetto e il basket

Era fissato alle 17, ma è iniziato con un'ora di ritardo il Consiglio dei ministri che in poco più di una mezz'ora ha riscritto la roadmap delle riaperture. Secondo quanto si apprende non vi sarebbe nessun cambiamento al testo del decreto legge riaperture rispetto alla bozza circolata martedì. Petanto sarà mantenuto almeno fino al primo giugno il coprifuoco alle 22. Dopo maggio potrebbe essere valutata, dopo un'ulteriore analisi dei dati epidemiologici, una delibera per eliminarlo o far partire il provvedimento dalle ore 23.

Fonti ministeriali hanno spiegato che prima del Cdm si è tenuta una riunione supplementare - e informale - sul nodo del coprifuoco con la Lega in prima linea per spostarlo alle 23 laddove la cabina di regia della settimana scorsa aveva optato per mantenere le 22, anche con i ristoranti aperti a cena.

Cosa è stato deciso

- Coprifuoco: resta vietato spostarsi da casa dalle 22 alle 5 del mattino fino al 1 giugno
- Ristoranti: sarà possibile sedersi ai tavoli nei ristoranti al chiuso dal primo giugno. Già da lunedì 26 aprile in zona gialla i ristoranti all'aperto potranno restare aperti a pranzo e cena
- Sport: da lunedì 26 aprile sì al calcetto, il 15 maggio riaprono le piscine all'aperto, il primo giugno le palestre
- Spettacoli: da lunedì 26 aprile riaprono cinema e teatri, dal primo giugno gli stadi e palasport

Resta il coprifuoco alle 22, tornano le zone gialle, si allargano le visite

L'articolo 1 del 'decreto riaperture' prevede il ripristino della disciplina delle zone gialle così come la possibilità di spostarsi tra le regioni in fascia di rischio gialla e bianca. Gli spostamenti verso le zone arancioni o rosse saranno consentiti con le cosiddette 'autocertificazioni verdi', ossia quelle comprovanti "lo stato di avvenuta vaccinazione o guarigione" dall'infezione dal Covid, o "l'effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo". Il green pass per viaggiare ha validità di: sei mesi per i vaccinati, sei mesi per i guariti, 48 ore con tampone negativo. Sale a quattro il limite delle persone che potranno andare in visita ad amici e parenti nelle regioni gialle e arancioni. Mentre restano vietate nelle zone rosse. 

Riaprono i cinema e dal 1 giugno palestre e stadi

Dal 26 aprile 2021 in zona gialla ristoranti all'aperto aperti pranzo e cena (fino alle 22). Nessun limite di orario per i clienti dei ristoranti di alberghi e altre strutture ricettive. Dal 1 giugno in zona gialla ristoranti anche al chiuso dalle ore 5:00 e fino alle ore 18:00. Tra le attività consentite dal nuovo decreto ci sono quelle dei centri sportivi. Pertanto dal 15 maggio riaprono le piscine all'aperto nelle zone gialle, dal primo giugno le palestre. Già dal 26 aprile nelle zone gialle sarà consentita l'attività sportiva anche di squadra e di contatto come il calcetto e il basket.

Riaprono dal prossimo 26 aprile anche cinema e teatri ma al 50 per cento della capienza, fino a 1.000 spettatori all'aperto e 500 per gli spettacoli in luoghi chiusi. Ovviamente solo in zona gialla. Alcuni eventi si potranno riservare solo a chi abbia certificato verde. Dal primo giugno si potrà andare a eventi sportivi con capienza degli stadi o palazzetti non superiore al 25% e non più di 1000 spettatori all'aperto e 500 al chiuso. Dal primo luglio 2021 la bozza del nuovo decreto prevede la riapertura, sempre e solo in zona gialla delle attività dei centri termali, dei parchi tematici e dei parchi divertimento nel rispetto dei protocolli anti Covid. 

Scuole superiori in presenza al 60%: la retromarcia di Draghi nel decreto riaperture

Parziale retromarcia sulle scuole: riapriranno sì, ma ci sono alcune concessioni agli amnistratori locali. In zona rossa le scuole superiori saranno aperte almeno al 50%, mentre in tutte le altre fasce di rischio dovrà essere assicurata la didattica in presenza solo "ad almeno il 60% della popolazione studentesca".

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