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Cronaca

Conto alla rovescia per l'inaugurazione di 'Classis': il nuovo museo si svela in anteprima

Un’area espositiva di 2.800 metri quadrati, circondata da un parco di un ettaro e mezzo sempre aperto al pubblico, una "fabbrica della memoria": ecco cosa troveremo nel nuovo Museo di Classe

Struttura e sequenza espositiva

Una parte consistente dell’esposizione sarà dedicata alla sequenza cronologica della città e del suo territorio (la linea del tempo); e una parte ad alcuni approfondimenti tematici.

LA LINEA DEL TEMPO

Le origini: storia e leggenda. Ravenna tra Etruschi e Umbri - Ravenna fu sicuramente interessata, oltre che da un popolamento umbro,ampiamente diffuso nel suo territorio, anche da una presenza etrusca quando gli Etruschi dell’interno di Bologna e Marzabotto, cacciati dai Galli, si riversarono sulla costa adriatica (Spina, Adria, Ravenna e Rimini) per dedicarsi ad azioni di pirateria che in antico era sinonimo di commerci. 

Età romana: Una palude, una flotta, una città - Nei primi secoli della dominazione romana Ravenna era una piccola città di non particolare importanza. Le cose iniziano a cambiare al tempo di Augusto, quando il primo imperatore stabilì che la principale flotta militare per il controllo del Mediterraneo orientale avesse sede proprio a Ravenna. Da questo momento Ravenna diventerà uno dei più importanti porti del Mediterraneo.

Età tarda e imperiale: Centro del potere e crocevia dei commerci - Ravenna diventa una delle più importanti città dell’impero all’inizio del V secolo quando l’imperatore Onorio decide che sarà la capitale dell’Impero d’Occidente e stabilisce qui la sua residenza. La superficie della città aumenta in maniera notevole, si costruiscono nuove mura e molti monumenti grandiosi. Nasce anche il nuovo centro di Classe, che accoglie un grande porto commerciale, e questa grande area urbana diventa una conurbazione composta da Ravenna, Cesarea e Classe.   

Ravenna e Teodorico (493-526) – Alla fine del V secolo Teoderico invade l’Italia alla testa dei Goti e dà vita ad un nuovo regno, la cui capitale è ancora una volta Ravenna. Il regno goto a Ravenna è un’epoca all’insegna della tolleranza e della coesistenza tra genti diverse: romani (cioè italiani), goti, africani, armeni, palestinesi, e molti altri. Ravenna è un luogo cosmopolita, dove si parlano molte lingue e si praticano religioni differenti. 

Ravenna e la conquista bizantina (540) - Nel 535 l’imperatore Giustiniano sferra l’attacco contro l’Italia, per conquistarla. Inizia così la guerra tra bizantini e goti, e molto presto - nel 540 - Ravenna cade in mano ai bizantini. La guerra si risolverà nel 553 con la vittoria dell’esercito imperiale, e Ravenna verrà poi scelta come città principale della provincia d’Italia, annessa all’impero bizantino. Per la terza volta nella sua storia Ravenna è capitale, e ora si costruiscono alcuni dei suoi più importanti monumenti: San Vitale, Sant’Apollinare in Classe e San Severo.

APPROFONDIMENTI TEMATICI

Ravenna e il mare - Il rapporto della città con il mare è un tratto essenziale della sua storia. Crocevia di commerci fin dalle sue origini Ravenna è un importante snodo di traffici e di relazioni che si consolidano in epoca antica con tutta l’area del mediterraneo. In età tardo antica diviene uno dei maggiori porti commerciali del Mediterraneo.  

Pregare a Ravenna - Una sezione  espositiva interamente dedicata ai modelli architettonici ecclesiastici per i quali Ravenna è cosi importante dal punto di vista monumentale e nel campo delle relazione con tutto l’arco adriatico e con l’Oriente. 

Abitare a Ravenna - Lo studio delle tipologie abitative è uno dei maggiori campi di interesse della storia di Ravenna in ragione anche dei notevoli ritrovamenti archeologici avvenuti in città. Lo scopo è quello di mostrare i caratteri abitativi presenti nel territorio, dalla unificatrice fase romana fino allo sviluppo di una peculiare fisionomia, soprattutto nella fase tarda dell’impero e poi in epoca bizantina, per la quale Ravenna diventerà anche un polo di irradiazione di modelli e tecniche.

San Severo: dalla villa al monastero - Attraverso immagini, planimetrie e elaborazioni grafiche, verrà illustrata l’intera e articolata evoluzione nel tempo dalle fasi insediative del sito archeologico, dalla villa romana fino al complesso monastico di san Severo, importantissimo presidio monastico fino all’epoca degli Ottoni e oltre.

La Fabbrica  - Una piccola sezione dell’esposizione verrà infine dedicata all’edificio del Museo: un importante monumento dell’archeologia industriale, la cui importanza nel passato è ben viva nella memoria dei Ravennati.

Ma il Museo non sarà un semplice “contenitore di materiali”: sarà anche un attivo centro di ricerca, perché alla luce di accordi già in atto, accanto alle sale espositive, ci saranno anche ampi laboratori per lo studio e per il restauro dove docenti e studenti dell’Università potranno svolgere le loro attività nell’ambito dei loro percorsi formativi e di ricerca. E quindi sarà un Museo dove, in linea con le strutture museali più avanzate di tutta Europa, si svolgerà un’attività di ricerca e di formazione di altissimo profilo.

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