Nuovo regolamento di Polizia locale: "Servono regole applicabili, non vessatorie"
Il regolamento di Polizia urbana che la commissione sicurezza sta discutendo è destinato a restare in vigore per i prossimi decenni
Il regolamento di Polizia urbana che la commissione sicurezza sta discutendo è destinato a restare in vigore per i prossimi decenni, influenzando inevitabilmente il comportamento dei cittadini ravennati. "Per questo il Gruppo Misto ritiene sia indispensabile intervenire in maniera propositiva nel dibattito - commenta il consigliere Marco Maiolini - Abbiamo riscontrato che ci sono diversi passaggi poco chiari, che potrebbero portare a inutili contenziosi. Il regolamento deve essere agevolmente comprensibile dai cittadini e deve riportare regole applicabili, e non vessatorie":
Il Gruppo Misto ha infatti presentato diverse proposte di modifica: "In primis, riteniamo sia importante che i proprietari dei fabbricati adottino accorgimenti idonei, quali recinzioni o chiusura di varchi tramite muratura e altri artifici, per impedire o perlomeno rendere difficoltosa ogni forma di invasione e occupazione da parte di terzi, ma questo accorgimento deve essere applicato ai fabbricati in disuso o abbandonati, e non indistintamente a tutti. E’ altresì fondamentale curare la pulizia di terreni, cortili, giardini privati e simili, provvedendo al regolare sfalcio dell’erba e potatura delle piante, ma non concordiamo sul fatto che, in caso di accumuli nevosi, i cittadini siano obbligati ad assicurare la rimozione della neve dai tetti, cornicioni e altre parti pendenti, nonché liberare e pulire i marciapiedi prospicienti le loro proprietà. Ovviamente questa deve essere una buona pratica consigliata, e magari incentivata anche con dotazione di pale e sacchi di sale idonei al servizio, ma non si può obbligare il cittadino coattivamente, in quanto illegittimo sulla base della sentenza della Corte di Cassazione n. 16226/2005. Dobbiamo inoltre considerare che ci sono abitazioni in cui vivono persone anziane che non sono in grado di eseguire lavori pesanti e che, magari, non hanno la possibilità di pagare facchini per spalare la neve. Chiediamo, poi, di cassare parte dell'art.29 dove si obbligano gli esercenti a consentire l’utilizzo dei servizi igienici, senza subordinarne la fruizione all’acquisto di beni e servizi, in quanto è proprio il Tulps nell’ art.187, a dichiarare che “gli esercenti non possono rifiutare le prestazioni del proprio esercizio a chiunque le domandi e ne corrisponda il prezzo". Il semplice "passante" che nulla acquista o consuma, invece, non potrà rivendicare alcun "diritto al bagno", pertanto per evitare contenziosi inutili si chiede di non inserire la norma nel regolamento di Polizia urbana".