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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Riolo Terme

Nuovo regolamento per il Parco della Vena del Gesso: ecco tutte le regole

Il nuovo regolamento interviene nella disciplina della fruizione turistica, sportiva, culturale, ricreativa, sociale e didattica e per il rispetto della tutela della biodiversità, della sicurezza e dell’incolumità pubblica

Si è concluso l’iter di approvazione del nuovo regolamento per la fruizione del Parco della Vena del Gesso Romagnola. I Parchi hanno la finalità di gestire e tutelare specie animali o vegetali, associazioni forestali, comunità biologiche e singolarità geologiche, ma allo stesso tempo di ricercare e applicare modi d’integrazione tra uomo e ambiente, tra restauro ambientale e salvaguardia del valori antropologici, storici, culturali e delle attività agro-silvo-pastorali e della tradizione, di promuovere le attività di educazione, formazione e ricerca scientifica, le attività ricreative e le forme di economia compatibili per uno sviluppo sostenibile. Uno degli strumenti che contribuisce a realizzare queste finalità è il regolamento del Parco, che, nelle sue trattazioni settoriali, può disciplinare determinate attività, consentendo il rispetto dei principi di sostenibilità ambientale, economica, sociale ed istituzionale.

Il nuovo regolamento del Parco della Vena del Gesso Romagnola interviene nella disciplina della fruizione turistica, sportiva, culturale, ricreativa, sociale e didattica e per il rispetto della tutela della biodiversità, della sicurezza e dell’incolumità pubblica e delle attività economiche di chi lavora e vive nel territorio. "Il testo del regolamento è stato ampiamente condiviso con una larga rappresentanza di parti sociali ed economiche in causa, portatori di interessi, associazioni e amministrazioni pubbliche (in particolare con i sei Comuni del Parco), in un processo partecipativo che ha richiesto certamente tempo e impegno, ma che ora ci garantisce il miglior risultato in termini di efficacia rispetto agli obiettivi che ci siamo posti - spiega Fiorenzo Rossetti dell'Ente di gestione per i parchi e la biodiversità della Regione Emilia-Romagna - A quindici anni dall’istituzione dell’area protetta e nei dieci anni di attività dell’Ente Parco, la fruizione della Vena del Gesso è aumentata in modo esponenziale. Un successo per la valorizzazione e promozione del territorio, ma un elemento da considerare attentamente, per non deteriorare i beni ambientali, culturali, produttivi che costituiscono il valore dell’area e la ragione stessa della sua grande attrattività. È, pertanto, obiettivo del regolamento intervenire nei mutati scenari della fruizione del Parco, sempre più potenzialmente impattanti sui sistemi naturali, rischiosi per l’incolumità delle persone e conflittuali con alcune attività lavorative del territorio, per via dell’accresciuto numero dei frequentatori e per le sempre più articolate e diverse modalità di utilizzo. Il principio generale è che nessuna attività legata alla fruizione è vietata, ma bensì è attentamente disciplinata per consentire lo sviluppo armonico tra esigenze di conservazione del patrimonio naturale e culturale nonché di tutela delle attività produttive (agricoltura in primis) e la fruizione il godimento del territorio".

Il regolamento riguarda le attività didattiche, che dovranno essere comunicate all’Ente al fine di consentire un’opera di valutazione della qualità dei progetti e garantire un alto standard educativo. Rimangono libere le attività turistica ed escursionistica da parte di gruppi liberi, associati o condotti da Guida. Si disciplinano le attività che prevedono l’uso accessorio di mezzi motorizzati, il prelievo di campioni vegetali e la cattura di animali, la circolazione motorizzata in alcuni luoghi sensibili del territorio, i giochi di guerra simulata, il sorvolo (compreso l’uso di droni), il campeggio, l’uso di armi ed esplosivi, dei fuochi d’artificio e fuochi all’aperto, l’uso di fonti luminose e di rumore. Viene normata la fruizione escursionistica pedonale nei tanti sentieri segnati e segnalati, ponendo il divieto di uscire dagli stessi nelle zone A e B (più sensibili) del Parco.

La normativa riguarda anche la fruizione ciclistica, libera nelle strade provinciali e comunali, mentre fuoristrada (ovvero sui sentieri) è consentita lungo gli anelli mtb dedicati della “Ciclovia dei Gessi” e “Percorso Arancione” e lungo altri percorsi escursionistici del Parco, in ogni periodo dell’anno, ma solo in orari diurni. In alcuni tratti del Parco, specificati dal regolamento, occorre tenere una velocità ridotta (indicata per tratte) e un comportamento adeguato. Rimangono comunque interdette le creste gessose, alcuni tratti degli anelli pedonali (per la tutela degli escursionisti o delle attività agricole) e le aree di allevamento o pascolo presidiate da cani da pastore. Vi è poi un articolo che disciplina le competizioni podistiche e ciclistiche, ora ammesse per un massimo di un evento sportivo per fine settimana, che devono preventivamente essere autorizzate attraverso le procedure di legge legate al “nulla osta” e di “valutazione di incidenza”.

Non poteva certo mancare, se si parla di Vena del Gesso, la parte che norma la fruizione delle grotte. Anche in questo caso si vuole garantire la fruizione libera, ma controllata delle cavità ipogee, attraverso autorizzazioni, limiti numerici e di periodo dell’anno, discriminando tra le varie cavità a seconda della loro sensibilità e a seconda della motivazione della fruizione (studio, cultura, ricerca, esplorazione, disostruzione, esercitazione, didattica e visita guidata). Il regolamento vieta nelle aree più naturali e sensibili del Parco la fruizione in orari notturni (da un’ora dopo il tramonto a un’ora prima dell’alba), con la possibilità di derogare solo in modalità visita guidata accompagnati da Guide Ambientali Escursionistiche, Guide del Parco e escursioni organizzate dal Cai, previa richiesta all’Ente con procedura autorizzatoria. In tutta l’area dei Gessi di Brisighella e Rontana e dei Gessi di Tossignano, la fruizione notturna è consentita. Infine, si disciplinano i percorsi che possono essere attraversati a cavallo, le modalità di conduzione dei cani, il divieto di utilizzo del metal detector.

L’Ente Parchi e Biodiversità-Romagna, per rendere efficace ed efficiente l’applicazione del regolamento, si adopererà per avviare una campagna informativa e formativa sulle novità introdotte, mettendo in campo sistemi di informazione semplici e idonei a mettere nelle condizioni i diversi fruitori del Parco di intraprendere le attività nella maniera più appagante, corretta, educata e rispettosa possibile. Rimane importante ribadire che il perseguimento delle azioni legate alla sostenibilità e alla corretta convivenza e coabitazione tra uomo e natura rimangono un obiettivo che è realizzabile solo con il supporto responsabile di tutte le parti coinvolte.

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