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Cronaca

Nuovo sindacato Carabinieri, nominato il segretario della sezione di Ravenna

Il Consiglio direttivo provinciale si arricchisce di un nuovo sindacalista che si batterà per migliorare le condizioni e il benessere dei Carabinieri

Il Consiglio direttivo provinciale si arricchisce di un nuovo sindacalista che si batterà per migliorare le condizioni e il benessere dei Carabinieri. Come Segretario di Sezione per la Compagnia Carabinieri di Ravenna è stato nominato Salvatore Pacia che, nel ringraziare il Segretario Provinciale per averlo proposto, si è detto onorato di aver ricevuto un così prestigioso ed importante incarico, assicurando che metterà in campo tutte le proprie energie per la tutela dei Carabinieri operanti nel ravennate. 

Il neo segretario, come primo atto del suo mandato, nell’evidenziare l’esigenza di controllare la propagazione e gli effetti del contagio da covid-19 e sottolineare l’importante ruolo sociale dell’Arma dei Carabinieri, di cerniera tra lo Stato e il tessuto sociale, ha portato all’attenzione del consiglio direttivo regionale le preoccupazioni e le ansie del personale che nel periodo pandemico ha visto tra le proprie fila militari ammalati e deceduti per aver contratto il virus nell’adempimento del proprio dovere. E’ nel pieno rispetto dell’articolo 32 della Costituzione che Pacia ha sottolineato come "la salute non sia soltanto un “diritto dell’individuo” ma anche e soprattutto un “interesse della collettività”. Tutelare chi è preposto a svolgere il delicatissimo ruolo di controllore del rispetto delle regole, significa tutelare la collettività. Per questo, oggi più che mai, è necessario avere cura della salute dei Carabinieri, soprattutto durante il lavoro".

Da qui l’importante delibera del Consiglio Regionale del Nsc che cosi interviene all’unanimità: “Le varie normative che si sono susseguite in materia di contenimento e gestione dell’emergenza hanno introdotto la necessità di operazioni di sanificazione finalizzate al contenimento del contagio a cui l’Arma si è prontamente adeguata sia attraverso pacchetti d’ordine sia attraverso distribuzione di dpi tuttavia, inspiegabilmente, non è stata predisposta una adeguata procedura di sanificazione di uno degli strumenti di uso comune probabilmente maggiormente esposto alla contaminazione il gap (giubbetto antiproiettile)”.

Richiamato poi un rapporto dell’Istituto Superiore di Sanita dal titolo “Raccomandazioni ad interim sulla sanificazione di strutture non sanitarie nell’attuale emergenza Covid-19: superfici, ambienti interni e abbigliamento, ove viene presentata una “panoramica relativa all’ambito della sanificazione di superfici e ambienti interni non sanitari per la prevenzione della diffusione dell’infezione Covid-19”, il Consiglio Regionale Nsc ha precisato che le indicazioni riportate si basano sulle evidenze, a oggi disponibili, relativamente alla trasmissione dell’infezione da Sars-CoV-2, della sopravvivenza del virus su diverse superfici e dell’efficacia dei prodotti utilizzati per la pulizia e la disinfezione/sanificazione dei locali”.

Infine, "certo che la salute dei militari sia obiettivo prioritario dell’Amministrazione - riferisce Armando De Angeli (Segretario Regionale Generale) – il Consiglio Regionale ha deciso, all’unanimità,  di interessare il Ministero della difesa ed il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri per conoscere quali misure intendano adottare per risolvere la grave criticità, in considerazione del fatto che con l’arrivo dell’autunno gli esperti hanno previsto una probabile recrudescenza della pandemia".

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