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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Odori nauseanti dal canale di via Cerba, la protesta: "Il Comune interviene?"

Cattivi odori dal canale di via Cerba, il corso d'acqua lungo sette chilometri che prende acqua dal fiume Lamone, in località Grattacoppa, poi, attraversando tutto il territorio a nord di Ravenna

Cattivi odori dal canale di via Cerba, il corso d’acqua lungo sette chilometri che prende acqua dal fiume Lamone, in località Grattacoppa, poi, attraversando tutto il territorio a nord di Ravenna, costeggia via Cerba, passando a lato delle frazioni di Sant’Antonio e San Romualdo, fino a Ca’ Bosco fino alla pialassa Baiona. In questo momento, il livello è molto alto, allo scopo di favorire il prelievo per irrigazione. L’habitat faunistico del canale è interessato da tantissime specie acquatiche, quali gallinelle d’acqua, porciglioni, germani, garzette, aironi bianchi maggiori, aironi cenerini.


“A partire dalla zona a sud di Torri le acque si presentano tra il marrone e il rossastro con una estesa proliferazione di alghe. È il fenomeno dell’eutrofizzazione, notoriamente dovuto alla presenza eccessiva delle sostanze nutritive, quali azoto, fosforo o zolfo, contenute nei fertilizzanti che sottraggono ossigeno all’ambiente rendendolo asfittico e degradandolo. Quando le alghe muoiono rendono l'ambiente inospitale anche per altre forme di vita e sviluppando sostanze tossiche e maleodoranti”, segnala il consigliere comunale Alvaro Ancisi. “Il fenomeno, che si ripete da un po’ di anni, potrebbe essere influenzato dall’installazione in zona di impianti per il trattamento dei rifiuti organici. Manifestatosi in coincidenza coi periodi estivi di maggiore calura, viene percepito, specie nelle ore serali, dagli abitanti del forese nord fino al litorale, causa una puzza di marcio insostenibile, che, pur riducendosi non appena si verificano le piogge, arieggia comunque in sottofondo”, continua la segnalazione.

Dice Ancisi: “Quanto si è verificato e si verifica quest’anno sembra essere sconosciuto all’informazione pubblica. Nella primavera scorsa, grazie anche all’iniziativa di Lista per Ravenna, si sono svolte assemblee pubbliche nel forese nord e nel litorale, organizzate dai Consigli territoriali interessati con il coinvolgimento dei comitati cittadini di Savarna, Mezzano, San Romualdo ,Sant’Antonio, San Romualdo e delle cittadinanze di Marina di Ravenna e Porto Corsini, durante le quali è stato presentato un progetto denominato:“Cittadini Attivi nella rilevazione delle emissioni odorigene”, costruito dall’ARPAE (agenzia della regione per la prevenzione ambiente ed energia) insieme all’assessorato comunale all’Ambiente. Sarebbe stato attivato entro maggio, prevedendo che gruppi di cittadini dislocati sul territorio, fungendo da sentinelle nasali, avrebbero segnalato gli odori fastidiosi percepiti durante le giornate. La raccolta di informazioni avrebbe permesso ad ARPAE di incrociare i dati in suo possesso per ricercarne la causa”.
Domanda Ancisi: “L’assessore per l’Ambiente: è stato informato del fenomeno, da parte dei suoi uffici, da ARPAE o almeno dalle “sentinelle nasali”? Sperando di sì, chiedo se ne sono state individuate delle cause. Chiedo infine se sono stati effettuati prelievi selettivi da tutti gli scarichi nel canale, a partire specialmente dalla zona a sud di Torri, da dove l’eutrofizzazione si è manifestata intensamente, e se, di conseguenza, sono state individuate le fonti inquinanti”.
 

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