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Cronaca

Olivetti-Callegari: "Lo spostamento è deciso, ma siamo aperti a effettuare nuove modifiche"

E' uno degli argomenti più discussi nelle ultime settimane a Ravenna: il trasferimento dell'istituto Olivetti dalla sede di via Bixio a quella del Callegari in via Umago ha fatto discutere tutti. In una seduta pubblica il sindaco ha spiegato la situazione

E' uno degli argomenti più discussi nelle ultime settimane a Ravenna: il trasferimento dell'istituto Olivetti dalla sede di via Bixio a quella del Callegari in via Umago ha fatto discutere tutti, studenti in primis, che il 1 giugno hanno sfilato lungo il centro storico per dire no al trasferimento. Venerdì si è svolta una seduta pubblica, in una sala consiliare gremita di genitori, insegnanti e alunni, in cui è stato a lungo discusso, per oltre quattro ore, il destino dell'istituto Olivetti. 

"Al momento a Ravenna la situazione scolastica è difficile e non procrastinabile - ha aperto il dibattito il sindaco Michele de Pascale - Liceo scientifico e classico hanno tre sedi, il Callegari-Olivetti, così come il Severini, è diviso in due; ragioneria ospita alcune sezioni del classico ed è a sua volta ospitata al tecnico per geometri; il Callegari ospita il classico ed è a sua volta ospitato in via Bixio. Tutto ciò crea enormi difficoltà nella gestione ordinaria delle scuole: ci sono presidi che hanno responsabilità su tre edifici, ci sono perdite di spazio dovute alle diverse necessità degli istutiti che convivono nella stessa sede. Da qui nasce il programma di riordino che abbiamo presentato, secondo cui d'ora in poi non ci saranno mai più di due scuole per edificio e mai più di due edifici per scuola. L'obiettivo è quello di fare avere a ogni scuola meno sedi possibili, quindi ridaremo all'Olivetti-Callegari le aule del classico che attualmente sono ospitate nell'edificio di via Umago. In questo modo, ragioneria e l'Olivetti-Callegari passano da due sedi a una sola, e per effetto di ciò anche lo scientifico passa da tre a due e l'istituto del Morigia non sarà più occupato da tre scuole, ma solo da due".

Il sindaco ha poi spiegato gli interventi che verranno effettuati nella sede del Callegari durante l'estate: "Il piano di investimenti iniziale previsto per il nuovo Olivetti-Callegari era di 70mila euro. Lo abbiamo presentato ai consigli di istituto, che ci hanno fatto giustamente notare alcune problematiche di cui non avevamo tenuto sufficientemente conto. Così siamo passati da un investimento da 70mila euro a uno da 320mila. Inoltre, la regione ha previsto un ulteriore investimento da oltre 1 milione e mezzo di euro, ma non sappiamo quando arriveranno questi soldi. Laddove ci siano ulteriori richieste circostanziali che possano contribuire a migliorare la fruibilità, non solo dell'Olivetti-Callegari, ma di tutte le scuole, come interventi per la costruzione di ulteriori laboratori o la realizzazione di opere che contrastino le barriere architettoniche, siamo pronti ad accoglierle, così come abbiamo fatto con quelle pervenute nei mesi scorsi. I lavori si svolgeranno nei mesi estivi e saremo pronti per consegnare la scuola agli studenti il 15 settembre. Siamo convinti che ogni cambiamento presenti una necessità di adattamento: all'Olivetti c'è un sovraspazio rispetto al numero di alunni e rispetto a tutte le altre scuole del nostro comune. Le scuole sono di tutti e vanno utilizzate con raziocinio. Inoltre, non per vantarci, ma in regione siamo uno dei comuni che spende di più per i quasi 300 studenti che necessitano di assistenza: ben 8500 euro procapite ogni anno, per un totale di 2 milioni e mezzo".

De Pascale conferma che il progetto di trasferimento è ormai stato deciso ed è inamovibile. "Il bando è stato assegnato e, dopo dieci anni che si discute del riordino delle scuole, la decisione è stata presa - conclude il sindaco - Dal prossimo anno l'Olivetti-Callegari sarà la scuola più bella di Ravenna perchè sarà la prima che verrà ristrutturata, speriamo di poter fare la stessa cosa con tutti gli altri istituti".

Dopo l'intervento del sindaco, l'ingegnere Paolo Nobili ha spiegato dettagliatamente gli interventi che verranno realizzati nella sede di via Umago. "Per fare spazio agli studenti abbiamo "svuotato" enormi aule che contenevano dei torni, che abbiamo sistemato in un deposito, in modo da poterle trasformare in laboratori e aule Lim (aule con lavagne interattive multimediali, ndr). Faremo delle demolizioni per creare aule di supporto: 11 aule verranno destinate al Callegari, 17 all'Olivetti; ci saranno 18 laboratori, 2 aule di sdoppiamento, 3 aule speciali, una biblioteca e 2 palestre. Realizzeremo un secondo ascensore per gli alunni con difficoltà motorie, oltre a quello già presente, per evitare lunghi spostamenti: stiamo parlando di un istituto di oltre 8000 metri quadri".

Le spiegazioni del sindaco e dell'ingegnere non sono però riuscite a convincere completamente insegnanti, studenti e consiglieri. "Il Callegari, come sottolineato, è un istituto enorme e dispersivo - commenta Susanna Venturi, coordinatrice del settore sostegno dell'Olivetti - Sarà difficile per i ragazzi disabili muoversi in autonomia e per gli insegnanti seguirli. Gli studenti dell'Olivetti, con questo trasferimento, dovranno rinunciare a due laboratori informatici su 4 e anche le aule Lim e di sdoppiamento si dimezzeranno. Sono state dette parole che fanno bene sperare, ma fino a oggi non ci era stato spiegato nulla in maniera chiara. Siamo consapevoli che sia necessaria una razionalizzazione delle scuole e non vogliamo fare una guerra, ma questo trasferimento va ripensato, perchè colpisce una scuola "particolare" con un'alta presenza di alunni con disabilità (quest'anno sono stati 33, il prossimo anno saranno 43) che hanno grosse necessità". Nel dibattito è intervenuto anche Christian Orselli, rappresentante d'istituto dell'Olivetti che il 1 giugno era in capofila a manifestare contro il trasferimento. "Noi siamo d'accordo con lo spostamento, ma deve essere fatto nel migliore dei modi. Questo cambio ci causerà diversi problemi: il nostro punto di forza, come spesso dicono i datori di lavoro presso cui effettuiamo periodi di alternanza scuola-lavoro, è dato proprio dalle ore che passiamo nei laboratori per la formazione pratica. Se si riducono i laboratori, in automatico si riduce il punto forte della nostra formazione". 

"Speriamo davvero che la scuola sia pronta per l'inizio dell'anno scolastico - ha concluso speranzoso Giannantonio Mingozzi, consigliere del Partito repubblicano italiano - A settembre verremo tutti a vedere la situazione del nuovo istituto: se ci saranno ulteriori criticità le segnaleremo, fiduciosi che l'amministrazione saprà rispondere".

Continua a leggere ===> Olivetti-Callegari: tutte le modifiche alle sedi di via Umago e via Bixio
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