OMC, la risposta degli ambientalisti: "Energie rinnovabili unica soluzione"

Mercoledì 29 marzo, giorno dell’inaugurazione dell’Offshore Mediterranean Conference & Exposition 2017, diverse associazioni ambientaliste si sono riunite in piazza del Popolo a Ravenna per manifestare contro lo sfruttamento delle fonti fossili. "È necessario prendere atto che la fine dell’era dei combustibili fossili è inevitabile e che, in ogni caso, ridurne l’uso è urgente per limitare l’inquinamento dell’ambiente e per contenere gli impatti dei cambiamenti climatici", dichiarano i rappresentanti dell'associazione Ravenna in Comune.

Durante la conferenza OMC Claudio De Scalzi, amministratore delegato di ENI, ha confermato la volontà da parte dell'azienda di continuare a investire nel territorio ravennate. "Vogliamo ricordare la lettera aperta del professor Vincenzo Balzani del 2015, intitolata “Fermare l’ulteriore estensione delle trivellazioni davanti alle coste della provincia di Ravenna“ - continuano gli esponenti di Ravenna in Comune - in cui, sostenendo “con forza il ricorso fatto da Fondo Ambiente Italiano, Greenpeace, Legambiente, Marevivo, Touring Club Italiano e WWF presso il TAR del Lazio contro i ministeri dello Sviluppo Economico, dell’Ambiente, delle Infrastrutture e dell’Agricoltura” viene chiesto “al Presidente della Regione Emilia-Romagna Bonaccini e al Sindaco di Ravenna Matteucci di opporsi fermamente ad attività che minacciano coste, spiagge, aree protette e luoghi di grande valore turistico e pregio paesaggistico”. Prendiamo atto della forte continuità tra le scelte di questa giunta con quelle delle precedenti e continuiamo a sostenere che le uniche scelte possibili in tema energetico siano quella di accelerare il passaggio da fonti combustibili fossili a energie rinnovabili e quella di predisporre politiche di riduzione degli sprechi al fine di aumentare efficienza. Per questo siamo fortemente preoccupati della situazione ravennate e continueremo a chiedere chiarezza e trasparenza assieme alle tante associazioni che e cittadini che il 29 marzo erano in piazza".