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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Bagnacavallo

Sgozzò il convivente dopo violenta lite, rinviata a giudizio

Sul motivo dello scontro, la donna aveva raccontato di dissapori col convivente, delle crescenti tensioni e infine di quell'ultimo pomeriggio durante il quale lui le aveva intimato di fare le valigie "entro un'ora"

Rinvio a giudizio per Patrizia Pisella, la 43enne palermitana residente a Cortazzone (Asti), che il 24 marzo dello scorso anno accoltellò nel suo appartamento del centro di Bagnacavallo il convivente Paolo Nerini, ragioniere 51enne, deceduto il giorno dopo in ospedale a causa delle ferite subite. La donna, difesa dagli avvocato Carlo Benini e Antonio Luciani, attesa il prossimo luglio davanti alla Corte d'Assise di Ravenna, dovrà rispondere delle accuse di omicidio aggravato da futili motivi per una lite scoppiata tra le pareti domestiche, e lesioni volontarie a un'amica intervenuta per impedire che lei si facesse del male, forse per simulare una legittima difesa.

La sorella della vittima si è costituita in parte civile con l'avvocato Carlo Alberto Baruzzi. Il colpo mortale, secondo la perizia autoptica, era stato sferrato con una coltellata. Sulla donna erano state inoltre riscontrate ferite compatibili con un gesto di autolesionismo. Secondo gli accertamenti della Squadra Mobile di Ravenna, quel giorno nell'appartamento c'erano altri quattro giovani, tutti testimoni oculari dell'accaduto. Sul motivo dello scontro, la donna aveva raccontato di dissapori con Nerini, delle crescenti tensioni e infine di quell'ultimo pomeriggio durante il quale lui le aveva intimato di fare le valigie "entro un'ora".

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