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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Faenza

Omicidio Ilenia Fabbri, al via il processo in appello: "Feroce come un film di Tarantino"

Al via questa mattina il processo in secondo grado per l'omicidio di Ilenia Fabbri, la 46enne uccisa il 6 febbraio 2021 nel suo appartamento di via Corbara a Faenza

Al via questa mattina il processo in secondo grado per l'omicidio di Ilenia Fabbri, la 46enne uccisa il 6 febbraio 2021 nel suo appartamento di via Corbara a Faenza. Alla sbarra, nell'aula della Corte d'Appello di Bologna, ci sono Claudio Nanni e Pierluigi Barbieri, rispettivamente ex marito e inquadrato quale mandante dell'omicidio il primo, sicario reo confesso il secondo, condannati entrambi all'ergastolo in primo grado il 28 febbraio 2022. Per la prima volta i due uomini sono seduti uno di fronte all'altro, a pochi metri di distanza, e si guardano spesso. Nanni entra in aula per primo, resta seduto e beve una bottiglietta d'acqua, non pare molto diverso rispetto a un anno fa. Barbieri, invece, entra in aula mostrando una lunga barba grigia, sta in piedi aggrappato alle sbarre della gabbia e mentre ascolta gli avvocati ogni tanto scuote la testa e sbuffa.

In un'aula decisamente meno affollata di quella che eravamo abituati a vedere in Corte d'Assise in Tribunale a Ravenna, sono presenti la zia di Ilenia Donatella Graziani (costituitasi parte civile) e Stefano Tabanelli, l'ex compagno della vittima insieme alla nuova fidanzata. Assente invece Arianna, la figlia di Nanni e di Ilenia, difesa in aula dall'avvocata Veronica Valeriani. Presenti i legali delle parti civili costituitesi: Sonia Lama per Udi (Unione donne in Italia), Massimiliano Starni (avvocato del padre di Ilenia, della zia e di Stefano Tabanelli), Elena Fabbri (Gens Nova), Barbara Liverani (Sos Donna) ed Elena Bianconcini (Comune di Faenza).

Il processo parte con la relazione preliminare che riepiloga l'intera vicenda, l'organizzazione del piano omicida, i precedenti tentativi falliti, l'esecuzione dell'assassinio, la confessione di Barbieri con l'ammissione di colpa e lo svelamento del loro piano nei minimi dettagli. Il tutto davanti alla Corte presieduta dal giudice Orazio Pescatore.

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Il procuratore: "Un omicidio degno di un film di Tarantino"

Il sostituto procuratore generale Antonella Scandellari, nel definire la sentenza della Corte d'Assise di Ravenna "puntuale e condivisibile", nella sua lunga requisitoria tenta di smontare l'appello della difesa punto per punto, in particolar modo per quanto riguarda i problemi psichici attribuiti a Barbieri dai suoi avvocati, Marco Gramiacci e Simone Balzani. Psicologi e psichiatri che hanno avuto in cura Barbieri, spiega il procuratore, riportano come "non mostrasse sintomi di squlibrio psichico", "ebbe un'estrema lucidità nel programmare l'omicidio". Per questo chiede che venga rigettata la richiesta di perizia psichiatrica, così come chiede che venga confermata la mancata concessione delle attenuanti generiche (richieste dalla difesa in quanto Barbieri è stato molto collaborativo) poichè, nonostante la confessione sia stata sì "dettagliata, indispensabile e comprovata", il reato commesso "è caratterizzato da ferocia e brutalità, sembra la visione di un film di Tarantino". "Passano molti minuti ma non vi è mai un attimo di esitazione, un passo indietro, anzi, c'è un crescendo di questa furia che denota un proposito omicidiario forte".

Per quanto riguarda Nanni (difeso dall'avvocato Francesco Furnari), la sua tesi - quella di aver commissionato a Barbieri solo di spaventare Ilenia, e non di ucciderla - è ritenuta "inverosimile" e "totalmente incredibile". "Tutti i teste hanno parlato dell'astio che Nanni nutriva nei confronti dell'ex moglie, sia i conoscenti di lei che quelli di lui, dicono che mostrava intenti omicidiari. "Vorrebbe farci credere che tutte le persone sentite, in una sorta di complotto, avrebbero deliberatamente calunniato Nanni, senza alcun interesse? - domanda il procuratore - Come si può credere che Barbieri avrebbe semplicemente dovuto spaventare Ilenia presentandosi a casa sua con una valigia? E perché allora Nanni avrebbe scavato una buca?". L'esame dibattimentale di Nanni, dice, "è un teatro dell'assurdo", "si è arrampicato sugli specchi, usa risibili giustificazioni che rivelano l'inverosimilità del suo racconto". Barbieri, secondo Scandellari, "è stato scelto proprio per il delitto che avrebbe dovuto commettere", ed è "risibile evocare la rinuncia all'eredità della moglie dopo averne commissionato l'uccisione: non si può rinunciare a qualcosa che non si può avere". Il procuratore conclude chiedendo la conferma della condanna all'ergastolo, dicendo che Nanni "ha iniziato a uccidere Ilenia molto prima del 6 febbraio 2021, e lei infatti ha dimostrato di essere ben consapevole (di ciò che le sarebbe successo, ndr): lo dimostrano i tentativi continui di mettere al riparo la figlia economicamente facendo testamento".

Le parti civili: "Un processo terribilmente banale"

L'avvocato del padre e della zia di Ilenia e del nuovo compagno della vittima, Massimiliano Starni, associandosi alle richieste della procura parla di un processo "banale" così come è "banale" l'appello. "Mi riferisco alla banalità del male: se io fossi vittima di un omicidio mi augurerei almeno che fosse ben studiato, e quindi che anche il relativo processo fosse difficile. Ma qui è tutto di una semplicità inaudita. Un processo terribilmente banale".

"Sono emersi elementi eclatanti - aggiunge l'avvocata di Arianna Nanni, Veronica Valeriani - In particolare Barbieri, durante l'esame in Corte d'Assise, ha spiegato la scelta dettagliata del bastone di teflon (con cui ha tentato di soffocare Ilenia, ndr) piuttosto che di un bastone di ferro, che avrebbe distrutto il cranio della vittima causando un lago di sangue, e ciò a dimostrazione della sua capacità di ragionamento". Anche le altre parti civili si sono associate alle richieste della procura.

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