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Cronaca

Omicidio al chiosco di piadina: giudizio immediato per la compagna della vittima

E' stato chiesto il giudizio immediato per Maila Conti, la 52enne che lo scorso 13 agosto avrebbe ucciso il compagno Leonardo Politi sferrandogli un colpo di coltello all'interno della piadineria che avevano in gestione

E' stato chiesto il giudizio immediato per Maila Conti, la 52enne che lo scorso 13 agosto avrebbe ucciso il compagno Leonardo Politi sferrandogli un colpo di coltello all'interno della piadineria che avevano in gestione. La Procura ha infatti chiuso le indagini sull'omicidio e la donna, che si trova in carcere a Forlì e che rischia una condanna fino all'ergastolo, dovrà rispondere di omicidio volontario aggravato davani alla Corte d'Assise. La notizia è riportata sui quotidiani locali in edicola venerdì.

Omicidio in piadineria (foto Massimo Argnani)

L'omicidio

La donna avrebbe ucciso l'allora compagno 61enne sferrandogli un colpo di coltello all'interno della piadineria che avevano in gestione. L'uomo, dopo aver ricevuto il fendente al petto, avrebbe tentato di salire in auto - probabilmente per allontanarsi o cercare aiuto - ma, raggiunto dai Carabinieri e dal personale del 118, è poi deceduto durante il trasporto in ospedale. Maila Conti a ottobre del 2018 o era già stata arrestata dopo aver colpito con una testata una dei poliziotti intervenuti in una festa che la stessa aveva organizzato nel suo locale, per poi minacciare di rivolgersi a Barbara D'Urso per denunciare il caso. La donna aveva già alle spalle precedenti per rapina, lesioni, guida in stato d'ebbrezza e minaccia a pubblico ufficiale. Ma non solo: oltre a essere già indagata per reati contro la persona commessi con violenza e resistenza a pubblico ufficiale, era stata sottoposta a una misura cautelare per stalking nei confronti dell'ex moglie di Politi. I Carabinieri di Piacenza avevano anche proposto nei suoi confronti la misura di prevenzione dell'avviso orale.

Un quadro inquietante che, secondo la Procura di Ravenna, rivela una personalità incline a compiere atti di violenza, come sarebbe poi effettivamente successo nella tragica notte. Una donna pericolosa, per il procuratore Alessandro Mancini: l'unico fendente con il quale ha ucciso il compagno sarebbe stato sferrato con particolare violenza, tanto da aver provocato la morte quasi immediata dell'uomo. Durante le indagini è emerso un altro macabro particolare: il coltello utilizzato dalla donna per scagliarsi contro l'uomo, infatti, è stato ritrovato lavato e riposto nella cucina del chiosco. Un evidente tentativo, secondo gli inquirenti, di inquinare le prove. Quello tra i due, secondo i primi elementi raccolti, sarebbe stato infatti un rapporto molto litigioso, e la stessa sera dell'omicidio erano stati visti litigare in maniera accesa in un ristorante di Lido Adriano dove avevano cenato.

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