rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Esecuzione in spiaggia, "un caso molto complicato": si segue la pista passionale

L'agguato è stato premeditato: la vittima si trovava nel tratto di spiaggia libera tra il bagno Oasi e Adriano, dove stava pranzando vicino ad un pattino, quando è stato freddato con quattro colpi d'arma da fuoco

"E' un caso molto complicato". Non si sbilancia il procuratore capo di Ravenna, Alessandro Mancini. Si indaga a 360 gradi, senza escludere alcuna ipotesi, ma quello di Mor Seye, 46enne senegalese, avvenuto nel primo pomeriggio sul litorale di Casalborsetti, potrebbe esser un delitto a sfondo passionale. La sabbia si è tinta di sangue sabato pomeriggio, intorno alle 14.30. L'agguato è stato premeditato: la vittima si trovava nel tratto di spiaggia libera tra il bagno Oasi e Adriano, dove stava pranzando vicino ad un pattino, quando è stato freddato con quattro colpi d'arma da fuoco.

L'assassino, secondo quanto ricostruito dai Carabinieri del Nucleo Investigativo, sarebbe arrivato da Piazza Primaro, avvicinandosi al muretto che delimita il parcheggio. Quindi ha estratto la pistola, una calibro 22, ed ha freddato il 46enne. Quattro colpi, tutti a segno, mirati nelle zone vitali: : due alla schiena, uno ad un braccio ed uno alla nuca. Seye è morto sul colpo, stramazzando sulla sabbia col volto rivolto verso il mare. L'assassino si è poi allontanato, facendo perdere le proprie tracce. L'arma del delitto non è stata trovata.

Omicidio in spiaggia a Casalborsetti (foto Argnani)

Un'esecuzione in piena regola, con l'omicida che ha agito a distanza avvicinata. Un delitto a sangue freddo, con il killer che ha preso tutti i rischi del caso. In spiaggia, complice la bella giornata di sole, c'era tanta gente. Eppure non ci sarebbero testimoni chiavi: anzi, inizialmente chi ha udito gli spari aveva pensato a colpi di petardi. Qualcuno ha notato allontanarsi a bordo di un'utilitaria chiara un uomo dalla carnagione chiara, capelli brizzolati e la barba, sulla quarantina, con maglia variopinta. Un "caso molto complicato", con gli uomini dell'Arma, diretti dal comandante provinciale Massimo Cagnazzo, a sciogliere i nodi della sanguinosa vicenda. Il fasciolo è nelle mani del pubblico ministero Lucrezia Ciriello, intervenuta sul luogo del delitto.

Intanto Pouye Babacar, presidente dell'associazione di senegalesi di Ravenna, la Asra, chiede "di sapere le motivazioni dietro all'omicidio". "Ci auguriamo che la giustizia faccia chiarezza il piu' presto possibile - ha evidenziato Babacar -. Il risultato dell'indagine ci dira' se il movente e' razzista" o se si tratta di "un regolamento di conti" o altro. In ogni modo bisogna dire con forza che non doveva accadere. Viviamo in un Paese civile dove ci sono delle regole e delle leggi. Nessuno deve farsi giustizia da solo. Uccidere gratuitamente non e' permesso a nessuno. Atti simili non devono e non possono accadere".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Esecuzione in spiaggia, "un caso molto complicato": si segue la pista passionale

RavennaToday è in caricamento