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Cronaca

Trovata morta nel pozzo, assolto il marito: "il fatto non sussiste"

Il pubblico ministero Monica Gargiulo aveva chiesto l'ergastolo e sei mesi di isolamento. Marco Cantini, 39enne imprenditore di Lugo, nel Ravennate, accusato di avere ammazzato il 21 agosto 2008 la moglie

Il pubblico ministero Monica Gargiulo aveva chiesto l'ergastolo e sei mesi di isolamento. Marco Cantini, 39enne imprenditore di Lugo, nel Ravennate, accusato di avere ammazzato il 21 agosto 2008 la moglie, la 23enne cubana Yanexy Gonzales Guevara, e di averne gettato il cadavere in un pozzo a Passogatto di Lugo, a circa 200 metri dalla loro abitazione, nel quale fu trovato la sera del 2 settembre successivo, è stato assolto dal giudice perchè il fatto non sussiste.

Cantini, finito in carcere a un paio di anni dai fatti, era accusato di omicidio pluriaggravato (dalla premeditazione, dalla crudeltà, dalle relazioni domestiche, dalla parentela e dalla minorata difesa), di occultamento di cadavere e di simulazione di reato per avere denunciato il furto della propria auto alla vigilia di un accertamento dei Ris, presumibilmente solo al fine di nascondere alcune tracce. Presunto movente del delitto: la conflittuale separazione in corso e l'affidamento della figlia di pochi mesi.

La difesa (avvocati Giovanni Scudellari e Luca Berger) aveva invece chiesto l'assoluzione sulla base soprattutto di una circostanza confermata anche da un medico legale incaricato dal Gip: nessun segno sul cadavere riconducibile a terzi e dunque via libera al suicidio, ipotesi questa che era stata paventata anche dall'anatomo-patologo incaricato in prima battuta dalla Procura. La decisione dell'assoluzione di Cantini è arrivata nel tardo pomeriggio di martedì dopo sette ore di camera di consiglio. Alla lettura del verdetto, i familiari e gli amici dell'imputato, una quindicina in tutto, hanno applaudito.

Soddisfatto l'avvocato Scudellari: "Voglio dire che il Pm è stato sempre corretto. Ha lavorato bene perché ha condotto la sua azione sulla base degli elementi che le avevano rappresentato. Gip, Riesame e Cassazione avevano confermato. E se avessi fatto l'abbreviato, Cantini sarebbe stato condannato all'ergastolo. Ma il processo è il processo". Parenti e amici dell'imprenditore si sono ripromessi di organizzare quanto prima una cena di festeggiamento. Le prime parole di Cantini sono state per la figlia che potrà riabbracciare dopo le formalità di rito che lo aspettano al carcere di Forlì dove era detenuto.

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