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Cronaca Cervia

Omicidio a colpi di mannaia: l'autopsia chiarirà i lati oscuri del delitto

L'esame servirà anche a chiarire la versione fornita dal ragazzo, difeso dall’avvocato Vittorio Battistella del foro di Lanciano

Sarà effettuata giovedì l'autopsia sul cadavere di Ugo Tani, il 55enne di Magliaro (Ferrara) ucciso con uno o più colpi di mannaia dal reo-confesso Antonio Colopi, 22enne leccese. L'esame servirà anche a chiarire la versione fornita dal ragazzo, difeso dall’avvocato Vittorio Battistella del foro di Lanciano. Stando alla versione fornita davanti al magistrato, Colopi avrebbe assassinato il compagno ferrarese dopo che quest'ultimo l'aveva aggredito al culmine di una lite. Ora si trova detenuto nel carcere di Lanciano con l’accusa di omicidio volontario.

IL MOVENTE Il delitto è avvenuto al culmine di una lite che gli inquirenti definiscono per motivi di “convivenza e passionalità”. Probabilmente, ma quest'aspetto è in via di approfondimento, Colopi aveva trascorso la nottata fuori casa, e questo aveva provocato la mattina dopo le rimostranze della vittima. Da qui un crescendo fatto di urla udite chiaramente dai vicini di casa. L'arma utilizzata per l'omicidio è una mannaia da macellaio, che è stata ritrovata insanguinata.

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LA FUGA - Il giovane è stato visto scappare via sgommando dalla sua abitazione, con l'auto del compagno, una Peugeot. Probabilmente stava riparando verso la sua terra natale, il Salento. Il giovane ha avuto un contatto con il suo legale di fiducia, per altro confidando intenzioni suicide. Sotto la regia dei carabinieri, l'avvocato ha saputo convincerlo a consegnarsi al primo comando dei carabinieri presente sul suo cammino. Ed è così che Colopi ha auto-terminato la sua fuga consegnandosi ai militari di Lanciano.

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