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Cronaca

215 dipendenti di Ausl Romagna no-vax sospesi dal lavoro: 53 sono nel ravennate

I lavoratori sono stati sospesi dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o che comportino, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Covid

Sono 215 i dipendenti di Ausl Romagna che al 24 gennaio hanno deciso di non sottoporsi al vaccino anticovid e che, in seguito a questa scelta, sono stati sospesi dal lavoro. Si tratta di 202 lavoratori di comparto e 13 della dirigenza, oltre a 14 convenzionati.

In particolare, nel Ravennate si tratta di 53 lavoratori di comparto, 5 della dirigenza e due convenzionati (per un totale di 60 sospesi); nel Cesenate 43 lavoratori di comparto, 4 della dirigenza e 1 convenzionato (per un totale di 48 sospesi); nel Forlivese 36 lavoratori di comparto, zero della dirigenza e 6 convenzionati (per un totale di 42 sospesi); nel Riminese 70 lavoratori di comparto, 4 della dirigenza e 5 convenzionati (per un totale di 79 sospesi).

I lavoratori sono stati sospesi dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o che comportino, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Covid. La percentuale dei sospesi sul totale degli operatori con obbligo vaccinale è inferiore al 2% in tutti gli ambiti territoriali: in particolare 1% nel Ravennate, 1,2% nel Cesenate, 1,3% nel Forlivese e 1,5% nel Riminese.

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