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Cronaca

Cocaina e 100mila euro nascosti nell'airbag, e per difendersi un revolver d'epoca: maxi operazione anti-droga

Un giro di spaccio che avrebbe potuto fruttare circa 700mila euro: la più importante operazione antidroga condotta dalla Polizia di Ravenna nel 2019, che ha portato all'arresto di due trafficanti

La più importante operazione antidroga condotta dalla Polizia di Ravenna nel 2019, che bissa quella di febbraio 2018 e che ha portato all'arresto di due trafficanti di origine albanesi, oltre al sequestro di 16 chilogrammi di marijuana, 6,2 di cocaina, ben 130mila euro in contanti e una pistola carica - un revolver Velo-dog degli anni '60-'70 di piccolo carico - sulla quale sono in corso accertamenti e che i due arrestati portavano in giro insieme alla cocaina, in caso di problemi con l'acquirente. Un giro di spaccio che avrebbe potuto fruttare circa 700mila euro.

Maxi operazione antidroga della Polizia (foto M. Argnani)

L'indagine, durata un paio di settimane, effettuata dagli investigatori della Squadra Mobile di Ravenna – Sezione Antidroga e coordinata dalla Procura della Repubblica, è nata dopo che la Polizia di Ravenna ha iniziato a sospettare che uno spacciatore della zona, già espulso dall’Italia nel 2016 in conseguenza di una condanna per detenzione illegale di droga, fosse entrato nel commercio dello spaccio romagnolo. Il 35enne è stato osservato e pedinato per diversi giorni, fino a quando la corrispondenza non è stata accertata. L'uomo, per rientrare in Italia, si sarebbe servito di un documento valido ma riportante un cognome diverso, avendolo cambiato dopo il matrimonio con una donna rumena in Albania avendo acquisito, appunto, il cognome della consorte.

L'albanese è stato osservato recarsi spesso dal forese - dove abitava a Bagnacavallo insieme al cugino connazionale 24enne, incensurato, in un'abitazione non riconducibile ai due - verso Ravenna. Così i poliziotti ravennati, nel pomeriggio di martedì, hanno fermato i due a bordo di un'Alfa Romeo Giulietta (non di loro proprietà) in via Canalazzo, a Ravenna. Con loro avevano ben 3000 euro in contanti, di cui non sono riusciti a giustificarne la provenienza.

Le indagini si sono quindi spostate all'abitazione di Bagnacavallo, e qui i sospetti della Polizia hanno trovato conferma. Nell'abitazione, infatti, c'erano ben 30mila euro incellofanati, oltre a 16 chili di marijuana divisa in sacchetti già confezionati, ma anche materiale e due macchine per il confezionamento e cinque bilancini di precisione. Ma la vera sorpresa è stata trovata nell'auto, minuziosamente ispezionata dagli operatori dell'antidroga: smontandola, infatti, gli inquirenti hanno scoperto un incavo, ricavato nell'airbag lato passeggero e che si apriva elettronicamente, dove al posto dell'airbag erano nascosti 6,2 chili di cocaina - confezionata in 24 pacchetti di diverso peso già pronti per la cessione - e la somma da capogiro di 100mila euro, oltre al revolver calibro 5,75 e a circa 70 munizioni.

I due sono quindi stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e porto abusivo di armi comuni da sparo e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, accompagnati in carcere a Ravenna. Gli inquirenti ipotizzano che i due trafficanti si rifornissero di droga dall'est Europa, per poi rivenderla all'ingrosso agli spacciatori di tutta la Romagna.

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