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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Faenza

A Faenza orari dei lampioni ridotti, smart working e meno luci natalizie. E il Comune paga il riscaldamento della piscina

Ritenuto un servizio essenziale, il Comune ha deciso di farsi carico direttamente dei costi di riscaldamento della piscina comunale. Sarà dunque scongiurata la chiusura dell’impianto, che sarebbe stata inevitabile viste le spese insostenibili a carico dell’attuale gestore

Anche i Comuni della Romagna Faentina - così come il Comune di Ravenna e anche l'Unione dei Comuni della Bassa Romagna - adotteranno misure straordinarie per il contenimento della spesa energetica, sulla base di linee di azione condivise fra tutte le municipalità della provincia e dopo un confronto costruttivo con gli organi di pubblica sicurezza per limitare il più possibile l’impatto sulla cittadinanza. Si tratta di provvedimenti indispensabili per far fronte all’impennata dei costi energetici diventati ormai insostenibili non solo per famiglie e aziende ma anche per il mantenimento degli equilibri di bilancio degli enti pubblici. Una valutazione unanime che ha spinto gli amministratori dei Comuni ad agire in maniera forte e compatta, come dichiarato dal presidente della Provincia Michele de Pascale.

Le misure riguardano principalmente la riduzione dell'accensione della pubblica illuminazione e dei consumi delle strutture pubbliche, adottate con alcune differenze dovute alle peculiarità dei singoli territori e alle diverse dotazioni impiantistiche e tecnologiche. A partire dai prossimi giorni ciascun Comune dell’Unione della Romagna Faentina fornirà al riguardo informazioni dettagliate, insieme alla comunicazione di altre iniziative specifiche.

Per quanto riguarda il Comune di Faenza, l’illuminazione pubblica sarà sospesa nella fascia oraria compresa tra l’1.00 e le 5.00 del mattino, eccetto alcuni punti sensibili come la zona della stazione ferroviaria, viale Baccarini ed il parcheggio dell’ospedale, con un risparmio di 1.150 kWh al giorno. Lo spegnimento inizierà non appena completata la riprogrammazione delle oltre 180 centraline elettriche e resterà in vigore fino al 30 aprile 2023, fatto salvo l’eventuale ritorno delle tariffe a livelli compatibili con gli stanziamenti di bilancio e a eventuali modifiche nell’applicazione del provvedimento, ritenute necessarie a seguito di un primo periodo di monitoraggio della situazione. Resteranno invece attivi tutti i presidi tecnologici di sicurezza urbana. Risparmi previsti anche per le luminarie natalizie nella loro funzione aggregativa e di attrazione per il centro storico. Verrà utilizzata la tecnologia a più basso consumo ad oggi disponibile e ridotti gli orari di accensione rispetto al passato.

Cambierà anche l’organizzazione del lavoro dei dipendenti dell'Unione, così come già previsto in molti Comuni italiani. Per tutti i settori di supporto verrà fatto ricorso allo smart-working – prevalentemente al venerdì – per razionalizzare spazi e utilizzo di uffici, consentendo lo spegnimento per tre giorni consecutivi degli impianti di luce e riscaldamento. La stima è di un risparmio complessivo sui consumi di circa il 14%. Invariati invece gli orari e l’organizzazione dei servizi al pubblico come anagrafe, stato civile e servizi sociali. Un’importante decisione riguarda infine la piscina comunale: ritenuto un servizio essenziale, soprattutto per le fasce più fragili della popolazione, disabili in particolare, il Comune ha deciso di farsi carico direttamente dei costi di riscaldamento. Sarà dunque scongiurata la chiusura dell’impianto, che sarebbe stata inevitabile viste le spese insostenibili a carico dell’attuale gestore.

"Il periodo di emergenza energetica con bollette addirittura quadruplicate - dichiara Massimo Isola, sindaco di Faenza e presidente dell’Unione della Romagna Faentina - impone misure straordinarie. L’obiettivo, non semplice, è fare economie dove si può per mantenere inalterati i servizi ai cittadini, primo dovere di ogni amministrazione pubblica e unico modo per proteggere le persone in difficoltà che a causa del caro bollette e dell’inflazione rischiano di scivolare ancora più in basso. Come sindaci della provincia abbiamo deciso di fare la nostra parte tutti assieme, fino in fondo. E nei prossimi giorni incontreremo il mondo dell’associazionismo e del volontariato per dare il segnale di una città unita e pronta a fornire tutto il supporto che sarà necessario. Allo stesso tempo chiediamo senso di responsabilità e azioni decise a tutti i livelli: misure immediate per contrastare il rialzo sconsiderato dei prezzi energetici ma anche un piano per il risparmio energetico che preveda forti investimenti e incentivi sulle rinnovabili. Non possiamo aspettare un minuto in più".

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