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Cronaca

Ospedale, il nuovo direttore di Chirurgia a Ravenna: "Metteremo al centro il benessere del paziente"

Il direttore generale di Ausl Romagna: "Un ulteriore passo nel percorso di consolidamento delle nostre attività nell'ottica di un'assistenza di qualità"

Migliorare l'attività ospedaliera mettendo al centro il benessere dei pazienti. Questo l'obiettivo di Ausl Romagna che nella giornata di mercoledì ha presentato il nuovo Direttore della Chirurgia Generale dell'ospedale di Ravenna, Giampaolo Ugolini, e il nuovo responsabile della Direzione Infermieristica e Tecnica di Ausl Romagna, Mauro Taglioni. "Questo è un ulteriore passo - afferma il Direttore generale di Ausl Romagna Tiziano Carradori - nel percorso di consolidamento e miglioramento delle nostre attività e della volontà di presidiare i punti ospedalieri con una particolare attenzione alla qualità dell'assistenza. Qualità che viene garantita da professionisti di alto livello". Punti chiave che sono stati resi noti anche durante l'emergenza Coronavirus, sulla quale il direttore di Ausl ha espresso un certo ottimismo anche alla luce dei risultati della campagna vaccinale.

Curriculum corposo e internazionale per il professor Ugolini era già primario della Chirurgia di Faenza, incarico che manterrà temporaneamente a interim con la direzione di Chirurgia Generale a Ravenna in attesa di un sostituto nel presidio manfredo. "Quella di Chirurgia Generale è un'unità operativa essenziale per il corso di laurea di Medicina e Chirurgia - sottolinea Carradori - il ruolo direttivo di Ugolini assolverà a una triplice missione: quella dell'assistenza, dell'attività di ricerca e della didattica. Un settore dove dovremo assicurare alta qualità per i futuri medici e professionisti sanitari".

Insomma, l'unità di Chirurgia Generale rappresenta uno dei pilatri dell'ospedale, dove si assiste a un connubio di conoscenza e competenza. L'obiettivo da raggiungere è "l'abbattimento dei tempi di attesa dell'attività chirurgica programmata - prosegue Carradori - si dovrà lavorare per recuperare le richieste delle persone in attesa e smaltire l'accumulo di interventi causati dall'emergenza pandemica".

"Quello che ho imparato durante la mia esperienza professionale, sia a Bologna che a Boston - afferma il professor Ugolini - è che l'assistenza, la ricerca e la formazione devono essere legati prima di tutto al benessere del paziente". Il neo direttore di Chirurgia ha precisato anche l'importanza del dialogo con l'ambito non strettamente medico: "La pandemia ci ha insegnato che non possiamo lavorare a compartimenti stagni. Abbiamo visto che sappiamo reagire ai problemi e che abbiamo alcuni limiti, ma abbiamo capito che bisogna collaborare".

Ugolini è attualmente impegnato in vari progetti di ricerca, tra cui lo studio della valutazione degli outcomes clinici in chirurgia e il progetto "Esca" (Emilia-Romagna Surgical Colorectal cancer Audit), che prevede la creazione di un’attività di Audit sistematica sugli esiti della chirurgia colorettale oncologica in collaborazione con l'Irst di Meldola. Fondamentale anche il lavoro sulla microinvasività degli interventi chirurgici, interventi da svolgere per la maggior parte in laparoscopia così da permettere una veloce dimissione dei pazienti. "La ricerca è un beneficio importante per la città - conclude Ugolini - Gli ospedali con vocazione universitaria garantiscono un più alto livello delle cure. Lavoreremo mettendo il paziente al centro".

Insieme a Ugolini, anche Mauro Taglioni, già direttore della Direzione infermieristica e tecnica dell’ambito territoriale di Ravenna, che viene ora messo a capo della Direzione dell'intera Romagna, diventando di fatto la quinta posizione della Direzione amministrativa di Ausl Romagna. "Il dottor Mauro Taglioni andrà a ricoprire un ruolo chiave anche nell’ottica del Piano Nazionale di Resilienza - precisa Carradori - che prevede lo sviluppo dei servizi assistenziali sul territorio, in termini di presa in carico della cronicità e dell’integrazione fra territorio ed ospedale. Dovrà occuparsi della distribuzione equa del personale e del fabbisogno dei servizi territoriali, in modo da garantire a tutti i cittadini lo stesso trattamento".

Tra gli obiettivi di Taglioni ci sarà quello di migliorare l'interazione fra ospedale e territorio. "Bisogna dare una svolta agli elementi di congiunzione con il territorio - dichiara Taglioni - Orientare le dimissioni dei pazienti e fornire un'adeguata assistenza domiciliare. A volte basta poco per aiutare le famiglie dei pazienti, come garantire la presenza di una figura infermieristica nella post dimissione".

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