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Martedì, 16 Aprile 2024
Sanità

Ospedali nel caos: punti evacuati e pronto soccorso trasferiti ai piani alti

In alcuni casi i residenti delle CRA sono stati trasferiti ai piani superiori e si è provveduto a trasferire diverse case famiglia posizionate in aree a rischio, spostandole comunque all’interno del distretto

"La situazione delle strutture sanitarie e sociosanitarie regionali non è particolarmente critica, nonostante la grave emergenza creata dal maltempo sia ancora in corso". Il punto è stato fatto giovedì dall’assessorato regionale alla Sanità nel corso di un incontro con le direzioni generali di tutte le Aziende sanitarie e ospedaliere e degli Irccs. Sono infatti ripartite quasi ovunque le visite specialistiche e gli interventi di chirurgia, anche facendo ricorso a gruppi elettrogeni quando necessario o spostando i pazienti per garantirne la sicurezza. Sempre assicurate, come nei giorni scorsi, le urgenze.

Sono 4 gli interventi chirurgici rinviati a Ravenna. Tra le cause più frequenti, la difficoltà degli operatori o degli stessi pazienti a recarsi in ospedale. Le maggiori difficoltà in questa fase sono invece legate alla viabilità perché per i pazienti e per gli stessi professionisti sanitari diventa difficile raggiungere le strutture, al punto che il Servizio sanitario regionale sta mettendo a disposizione i propri elicotteri dell’elisoccorso per sostenere lo sforzo di Protezione civile, Vigili del fuoco e Forze dell’ordine sia per garantire gli spostamenti del personale, sia per raggiungere le persone in difficoltà nelle proprie abitazioni perché isolate.  E proprio delle zone isolate in queste ore si sta predisponendo una mappa, con gli elicotteri pronti ad approvvigionarle anche di farmaci.

In particolare, è stato spostato a Bologna l’elicottero di stanza a Pavullo che, essendo dotato di verricello, può essere utilizzato nelle condizioni più critiche dell’Appennino bolognese dove non è possibile atterrare. La Regione Veneto ha inoltre dato la sua disponibilità per garantire il servizio di un elicottero con base a Padova dotato anch’esso di verricello. A supporto dell’area romagnola sono arrivate 14 ambulanze del volontariato, che si aggiungono alla rete normale dei volontari. In aggiunta sono disponibili anche 3 ambulanze anfibie.

“In questo momento la fase più critica dell’emergenza, con gli appelli delle persone in cerca di soccorso, è stata affrontata e superata - spiega l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini -. Adesso però occorre predisporre le azioni per gestire la seconda fase, di cui non siamo per ora in grado di prevedere la durata, che ci auguriamo il più breve possibile: assicurare i servizi agli sfollati e nei paesi isolati. La Regione c’è, tutto il sistema sanitario regionale è pronto a far fronte a ogni necessità”.

I centri di accoglienza e raccolta

La Regione sta predisponendo l'elenco dei punti di accoglienza. Si stima che mercoledì sera fossero ospitate oltre 3.100 persone nelle strutture predisposte: palazzetti dello sport o edifici predisposti dalla Protezione civile. L’obiettivo è garantire in questi posti l’assistenza medica necessaria: nel palasport di Molinella che ha ospitato 150 persone sono presenti da ieri diversi medici di medicina generale, mentre stanno arrivando da tutta l’Emilia-Romagna i primi psicologi specializzati nella gestione di emergenze come questa. In questo caso si sta facendo tesoro dell’esperienza maturata nel supporto dei profughi provenienti dall’Ucraina, adottando un protocollo analogo: già attivo il sostegno per le condizioni di fragilità, da lunedì il servizio sarà esteso a tutta la popolazione interessata. Le Aziende sanitarie sono poi presenti in tutti i Centri Operativi Comunali attivati.

La situazione in Romagna

In Romagna è stato necessario evacuare a Cervia il Punto di primo intervento e la Casa della salute a causa di allagamenti, mentre restano operativi il Centro dialisi e l’Osco. Il Pronto soccorso di Lugo è stato provvisoriamente trasferito ai piani superiori della struttura. L’arrivo dell’acqua ha indotto a trasferire 5 pazienti post-chirurgici della clinica privata accreditata Maria Cecilia Hospital di Cotignola presso Villa Torri, gestita dallo stesso gruppo, con l’utilizzo dell’elicottero messo a disposizione dal 118, 5 pazienti all’ospedale di Rimini e 1 all’ospedale di Ravenna. In alcuni casi i residenti delle CRA sono stati trasferiti ai piani superiori e si è provveduto a trasferire diverse case famiglia posizionate in aree a rischio, spostandole comunque all’interno del distretto.

Le Aziende sanitarie della Regione hanno dato la piena disponibilità ad accogliere pazienti, anche se in questa prima fase l’Ausl Romagna sta cercando di gestire direttamente all’interno dei propri distretti le eventuali riassegnazioni di posti, perché la mobilità delle persone in alcuni casi è resa complessa dalle loro condizioni. Sono stati rinviati 52 interventi chirurgici: 16 a Faenza, 8 a Lugo, 2 a Riccione, 4 a Ravenna, 21 a Forlì, 1 a Cesena. Tra le cause più frequenti, la difficoltà degli operatori o degli stessi pazienti a recarsi in ospedale.

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