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Cronaca

Palloncini bianchi in cielo per il "Siria Day": il lungo abbraccio di Ravenna al popolo siriano

Un lungo corteo silenzioso ha sfilato per le vie di Ravenna, senza simboli politici, bandiere, né slogan

Un lungo corteo silenzioso ha sfilato, sabato 20 ottobre, per le vie di Ravenna, senza simboli politici, bandiere, né slogan: erano cittadini di tutte le età, uniti dall’unico obiettivo di tenere accesa la luce sul dramma del popolo siriano.

Una giornata che si è aperta proprio con la Camminata/staffetta, che ha visto centinaia di ragazzi passarsi di mano in mano un messaggio di solidarietà per i bambini siriani. L’arrivo in Piazza del Popolo, per il secondo anno, è stato salutato dal suggestivo lancio di centinaia di palloncini bianchi, che contenevano pensieri di pace. Nella piazza cittadina hanno preso la parola gli organizzatori della giornata, Giovanni Morgese, presidente di Cuore e Territorio e Carlo Serafini, editore di Ravenna24ore, oltre all’assessore alla Pubblica Istruzione e Infanzia, Ouidad Bakkali, a cui i ragazzi hanno chiesto di portare - tramite il Consiglio comunale – il dramma della Siria all’attenzione dell’agenda del Governo per la tutela dei minori.

La seconda parte della giornata si è svolta nella Biblioteca Classense, dove - nel chiostro - è stata inaugurata una mostra fotografica sugli aiuti umanitari della Croce Rossa alla popolazione siriana, alla presenza del sindaco Michele De Pascale. Il taglio del nastro è stato preceduto dall’intensa performance degli studenti del Liceo Artistico Nervi-Severini sulla guerra, a cura del professor Werner Bortolotti. Una processione di tre croci, portate a spalla da tre “militari”, e la successiva crocefissione di tre orsacchiotti di peluche ha voluto richiamare l’attenzione sull’infanzia violata in tutte le guerre del pianeta. L’evento si è concluso nella Sala Dantesca della Biblioteca con un convegno sulla guerra in Siria e sul terrorismo internazionale - moderato dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ravenna, Cristina D’Aniello - che ha visto il coinvolgimento di ospiti di prestigio, fra cui: l’inviato di guerra Domenico Quirico, liberato dopo 152 giorni di prigionia in Siria, nel 2013; Lucio Melandri, coordinatore Unicef per la Risposta alla crisi Rifugiati e Migranti in Grecia; Diego Carangio, senior programme officer per la Croce Rossa Italiana in Africa e medio Oriente; il magistrato Walter Giovannini; il sociologo on. Alberto Pagani; l’avvocato Mauro Cellarosi, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Ravenna; Giancarlo Piovaccari, direttore del Dipartimento Malattie Cardiovascolari Ausl della Romagna.

Il convegno è nato dalla volontà dei promotori di fare luce sulla drammatica situazione medio-orientale e sulle dinamiche del terrorismo, anche per il tragico primato di Ravenna come capitale dei “foreign fighters” (i combattenti stranieri che hanno alimentato le fila dell’Isis in Siria), condizione che ha portato la nostra città a divenire un caso di studio.

Siria Day3-ph Fabio Maggi-2

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