Parcheggiarono in posto riservato a disabili, vigili assolti: "Fecero relazione"

Il giudice Corrado Schiaretti ha assolto i due agenti della Polizia Municipale di Ravenna che il 22 febbraio del 2011 avevano parcheggiato il furgone su un posto riservato ai disabili. I vigili imputati avevano presumibilmente mentito al loro comandante e all'assessore di riferimento quando avevano sostenuto di avere parcheggiato il furgone tra le righe gialle solo perché costretti da ragioni di servizio. Nella sentenza il giudice ha sostenuto che "il fatto non è previsto dalla legge come reato".

L'accusa aveva chiesto un anno di reclusione a testa. In tribunale si sono presentati un assistente scelto di 57 anni di Ravenna e un assistente di 52 anni originario di Sant'Agostino (Ferrara), entrambi difesi dall'avvocato Roberta Cavallari. Dovevano rispondere in concorso di falso in atto pubblico commesso dal pubblico ufficiale: ma per il giudice, sebbene "non c'é dubbio che abbiano scritto una relazione falsa", si era trattato di "un atto interno amministrativo e non pubblico".

Una cosa "deplorevole sotto il profilo morale o illegale sotto quello disciplinare" ma inesistente "sotto il profilo penale". Il disabile, costretto la mattina del 22 febbraio 2011 a rincasare senza potere fare la spesa perché aveva trovato il posto che gli spettava occupato dal furgone della Municipale, è un carabiniere di 48 anni originario di Monteroni (Lecce) ma da tempo residente a Ravenna e rimasto gravemente invalido a causa di un incidente stradale.

L'uomo, dopo avere ricevuto un risarcimento e le scuse dei due vigili attraverso una lettera, ha ritirato la costituzione di parte civile proposta nelle scorsa udienza nella quale era giunto in aula su una sedia a rotelle spinta dalla compagna. Era stato lui a documentare attraverso varie foto quella situazione perché ritenuta anomala. Quindi aveva scritto una mail al Comune.