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Cronaca

Hub scambiatori, parco marittimo e ciclabili: come verrà "ridisegnata" la mobilità sui lidi ravennati

L'assessore Baroncini spiega il futuro della mobilità sui lidi ravennati e svela alcuni progetti in atto. Tramonta il sogno della "nave-bus" sul Candiano, ma si pensa a nuovi percorsi ciclabili e a una "bretella" per il porto crociere

Parcheggi scambiatori che funzionino come "stazioni" intermedie fra città e lidi, recupero della vocazione ambientale della nostra costa e altri progetti in campo per ridisegnare la mobilità dei lidi ravennati. Le nuove sfide lanciate dal Covid e dalla riappropriazione degli spazi esterni, ma anche il tramonto definitivo di alcuni sogni difficilmente realizzabili come quello di un trasporto pubblico sul canale Candiano e la gestione del traffico per il terminal crociere. Di questi e di altri temi abbiamo parlato con l'assessore alla Mobilità del Comune di Ravenna, Gianandrea Baroncini, per cercare di individuare quello che sarà il futuro della fruibilità dei lidi per i cittadini ravennati e per i turisti, anche in vista della realizzazione del progetto del Parco Marittimo.

In un recente comunicato, successivo al Jova Beach Party, Ravenna Coraggiosa ha prospettato un potenziamento dei sistemi di trasporto pubblico e dei parcheggi scambiatori per rendere realtà la vocazione sostenibile di Marina. Qual è l'idea alla base di questa ipotesi? Cosa si vuole realizzare nella località marittima? E c'è già un piano concreto?
Noi abbiamo imparato tante cose dall'ultimo periodo, dal Covid e dal ritorno alla fruizione degli spazi esterni, elementi che ci hanno mandato dei segnali importanti. Poi non dimentichiamo che i lidi saranno anche coinvolti dal progetto del Parco Marittimo, un piano strategico che è stato inserito anche nel Pnrr. Alcune esperienze, come il Jova Beach Party ma non solo, ci hanno consentito di trarre alcune valutazioni. Ci sono tanti eventi nei nove lidi della costa ravennate durante tutta l'estate che mettono al centro la modalità di fruizione delle località di mare. Il progetto del Parco Marittimo mette in gioco tante componenti, a partire dalla ricucitura dei vari ambienti naturali della nostra costa, al potenziamento della resilienza del nostro arenile, il recupero delle dune di protezione costiere, la rinaturalizzazione di ampie zone. Poi ci sarà un effetto anche sulla mobilità e la fruizione dei lidi, con la valorizzazione dei percorsi ciclopedonali negli stradelli retrodunali. Un progetto capace di ridisegnare il volto delle nostre località balneari.

Anche in vista della realizzazione del Parco Marittimo, un grande percorso che dovrebbe collegare 36 chilometri di costa ravennate, da Casal Borsetti a Lido di Savio, come si modificherà nei prossimi anni la mobilità delle località di mare? E come dovranno spostarsi ravennati e turisti per andare dalla città alla spiaggia?
Noi dovremo sempre più puntare su hub e parcheggi scambiatori in grado di accogliere cittadini e turisti diretti verso i lidi. Delle stazioni di riferimento che consentano una fruizione e una sosta più equilibrata del lungomare e che rispondano alla vocazione ambientale della nostra costa.

Sempre recentemente, un consigliere comunale della Lega ha sostenuto che l'amministrazione ravennate porta avanti da tempo una "ideologica lotta contro gli automobilisti". Cosa risponde?
Io credo che lotte ideologiche rispetto a mobilità e traffico non ce ne siano. C'è la volontà di utilizzare i prossimi appuntamenti di pianificazione per cercare di migliorare la situazione e alcune criticità storiche.

Nella stessa occasione la Lega aveva chiesto delucidazioni su una "futura pedonalizzazione di viale dei Navigatori" a Punta Marina: c'è un progetto in cantiere a questo proposito?
No, ancora non c'è nessun progetto. 

Parlando di mobilità alternativa all'auto, si è spesso parlato di un collegamento via acqua dalla Darsena di Ravenna a Marina di Ravenna: è un sogno realizzabile?
Parliamo di un tratto che può avere un utilizzo dal punto di vista turistico ed escursionistico, come viene fatto dalla motonave Stella Polare, ma le valutazioni svolte in materia di sicurezza della navigazione anche tenendo conto del canale trafficato, fortunatamente, per il nostro porto commerciale rendono complicato pensare a una linea strutturata di trasporto pubblico locale sul canale. Per gite, escursioni e visite guidate non c'è problema, ma proprio per il traffico del porto canale si deve porre cautela nel pensare a un trasporto pubblico locale su acqua.

Sostenibilità e sicurezza, sono alla base delle richieste dei cittadini che vivono e frequentano Lido di Dante, collegata alla città dalla "stretta e insidiosa" via Marabina. Proprio la Pro Loco aveva richiesto infatti la realizzazione di una pista ciclabile. Secondo lei è un progetto attuabile?
Faremo delle valutazioni a partire dal Pums (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, ndr) e attraverso gli altri strumenti di pianificazione del territorio. Una progettualità in campo ancora non c'è. Le valutazioni su base di incidentalità e sicurezza delle utenze deboli, insieme alle segnalazioni dei cittadini determineranno le priorità. 

Per Porto Corsini, invece, sembra esserci un problema legato all'alto traffico di mezzi da e per il terminal crociere. Quali strategie si possono mettere in atto per risolvere questo problema?
Finito il cantiere su via Molo San Filippo che aiuta molto la situazione, Porto Corsini rimane un punto dove l'attenzione è alta e, in sinergia con le opere strutturali, con l'Autorità Portuale e con il terminal crociere, si sta lavorando e ci sono grandi progettualità che dovrebbero portare presto a una soluzione. Al momento il recupero di via Molo San Filippo ha migliorato la situazione. Inoltre si sta valutando un allungamento di via Molo San Filippo, una sorta di 'bretella' per collegarla direttamente a via Baiona e dirottare esternamente alla cittadina il traffico del terminal crociere.

Tante idee per Porto Corsini, sembrerebbe che la località possa cambiare volto nel futuro...
Cambierà tanto. Anche su Porto Corsini abbiamo tratto insegnamento dall'esperienza del Jova Beach Party, utilizzando gli spazi vicino al maneggio e agli impianti sportivi come parcheggi. Sono molti gli spazi e le soluzioni per affrontare le sfide future di questa località.

Servirà però anche una soluzione al tanto discusso tema del traghetto, di cui si è parlato di recente anche in una commissione consiliare...
Il traghetto è un tratto essenziale del trasporto pubblico locale, andranno messe in campo tutte le risorse per giungere al più presto possibile a una risoluzione dei problemi. 

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